domenica 6 settembre 2009

Omaggio a Pavarotti

Luciano Pavarotti (Modena, 12 ottobre 1935 – Modena, 6 settembre 2007) è stato un tenore italiano. Considerato da molti il tenore italiano più famoso di sempre e il cantante lirico più celebre del pianeta, Pavarotti è stato tra gli artisti più amati anche per il suo grande impegno nel sociale. Con il Pavarotti & Friends e le sue grandi collaborazioni, di cui è da ricordare in particolare la formazione dei Tre Tenori, con Placido Domingo e José Carreras, l'artista ha consolidato la sua figura in tutto il mondo. È morto a 71 anni, il 6 settembre 2007, nella sua casa di Modena dopo una dura lotta con un cancro al pancreas. Biografia: Pavarotti nasce a Modena, dove suo padre, Fernando, ricopre un ruolo di cantante amatoriale nella "Corale Gioachino Rossini".[3] Fernando Pavarotti, la cui professione era di fornaio nell'esercito, trasmise immediatamente al figlio la sua profonda passione per la musica lirica e l'opera, trovando nel giovane altrettanto interesse. Pavarotti infatti non aveva tardato a mostrare alla propria famiglia l'amore appena sbocciato per il canto, cominciando ad esibirsi in casa propria in giocose imitazioni dei grandi artisti di cui era venuto a conoscenza rovistando tra la collezione discografica del padre e definendosi un "tenorino". Nonostante ciò, il giovane Pavarotti decise di non intraprendere fin da subito una carriera musicale vera e propria, evitando così il conservatorio di musica. Per un lungo periodo invece dedicò i suoi studi all'insegnamento, per diventare un maestro di educazione fisica ed insegnare in seguito alle elementari per due anni, dopo essersi iscritto nell'istituto magistrale di Modena (la stessa scuola che frequentò Francesco Guccini). Pur proseguendo la sua carriera nell'insegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola (di cui manterrà canoni e principi nella sua futura carriera) e alla partenza di quello per il Giappone tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettore Campogalliani, con il quale perfezionò la sua tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione, i due sono restati per sempre i suoi unici e onorati maestri. Negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottenne un primo successo musicale in una delle sue esibizioni con il padre in Galles, nel corso del festival di Llangollen dove si aggiudicò il primo premio. Il 29 aprile 1961 ottenne la sua consacrazione artistica salendo sul palcoscenico del teatro dell'opera di Reggio Emilia per interpretare il ruolo di Rodolfo ne La Bohème di Puccini, diretta da Francesco Molinari Pradelli. Per stessa ammissione del tenore, l'opera pucciniana è rimasta quella più rappresentativa del suo repertorio, tanto che Rodolfo sarebbe divenuto nel corso della sua carriera un vero e proprio alter-ego sul palco. Sempre al 1961 risalgono anche il primo riconoscimento personale - nel concorso internazionale Achille Peri - e il matrimonio con Adua Veroni, con cui era fidanzato da 8 anni. La messa in scena de La Bohème fu riproposta in diverse città d'Italia ed ebbe addirittura alcune richieste all'estero, Pavarotti interpretava inoltre il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto, a Carpi, a Brescia e al Teatro Massimo di Palermo, dove, sotto la direzione del maestro Tullio Serafin, ottenne un enorme successo e consacrò la sua figura di tenore in tutta Italia. Consolidata ormai la sua fama nel paese natio, il passo successivo fu l'avvicinamento alle nazioni estere, poiché, nonostante qualche richiesta nei primi anni '60, il tenore fuori dall'Italia era ancora poco conosciuto e difficilmente riceveva menzioni o elogi da critici. La svolta arrivò di nuovo con La Bohème, che gli permise di mostrarsi al pubblico Inglese. Pavarotti infatti ebbe molte richieste per delle repliche dell'opera Pucciniana alla Royal Opera House di Covent Garden, a Londra, prima dell'arrivo del noto tenore Giuseppe Di Stefano, ma a causa di un'improvvisa malattia del tenore siciliano fu costretto a sostituirlo. Lo rimpiazzò in teatro e al Sunday Night at the Palladium, un noto spettacolo televisivo inglese seguito da più di 15 milioni di telespettatori, il mezzo perfetto per affermarsi nella scena mondiale. Le prime incisioni dell'artista vennero presentate da li a poco, per la casa discografica Decca Records, poco prima che egli venisse avvicinato dal giovane direttore d'orchestra Richard Bonynge, il quale gli richiese di esibirsi a fianco alla moglie, Joan Sutherland. Con il celebre soprano, nel 1965, mise piede per la prima volta negli Stati Uniti, a Miami, dove ricoprì il ruolo di Edgardo nella Lucia di Lammermoor di Donizetti sotto la direzione dello stesso Bonynge. La Sutherland lo accompagnò successivamente ne La sonnambula di Bellini alla Royal Opera House di Covent Garden e ne La Traviata di Verdi. Sempre del 1965 la sua interpretazione de L'elisir d'amore di Donizetti, e ancora nello stesso anno si ebbe il suo debutto al Teatro alla Scala di Milano, dove il tenore fu espressamente richiesto da Herbert von Karajan per la La Bohème di Puccini; visto il successo, l'anno seguente Pavarotti fu chiamato nuovamente per la Messa da Requiem in memoria di Arturo Toscanini. Il vero e proprio exploit arrivò il 17 febbraio 1972, al Metropolitan Opera di New York, dove in occasione dell'esecuzione dell'opera di Gaetano Donizetti, La Fille du Regiment, mandò in visibilio il pubblico con nove Do di petto eseguiti in maniera sciolta e naturale nell'aria introduttiva. È suo il record di 17 chiamate ed ovazioni al sipario. Il nome di Pavarotti divenne noto al grande pubblico grazie alle frequenti esecuzioni riprese dalla televisione, come nel ruolo di Rodolfo ripreso dal vivo in televisione dal Met nel marzo 1977, che raccolse le percentuali di audience più alte per un'opera teletrasmessa. All'artista sono andati diversi Grammys e dischi di platino e d'oro, come riconoscimento. Negli anni novanta, Pavarotti ha curato molto i concerti all'aperto, che si sono rivelati invariabilmente come dei grandi successi. Il concerto in Hyde Park a Londra è stato il primo concerto nella storia del parco caratterizzato dalla musica classica, attirando la presenza di oltre 150.000 persone. Nel giugno 1993, in più di 500.000 si sono radunati per ascoltarlo a Central Park (New York), mentre in milioni seguivano lo spettacolo alla televisione. A settembre dello stesso anno, all'ombra della Torre Eiffel a Parigi, ha cantato davanti a circa 300.000 persone. Tra i più famosi, i concerti tenuti dai "Tre Tenori" con Plácido Domingo (in precedenza suo rivale) e José Carreras. Le registrazioni e i video di questi concerti hanno superato le vendite di Elvis Presley e dei Rolling Stones. Ha ricevuto i Kennedy Center Honors nel 2001. Epica fu la loro esibizione durante i mondiali statunitensi, a Los Angeles, il 17 Luglio 1994. Si esibirono davanti a Frank Sinatra e Gene Kelly, omaggiandoli con My Way e Singing in the rain. Dal 1992 al 2003 ha tenuto, a Modena, dei concerti a cadenza quasi annuale a scopo benefico. Tali concerti si chiamavano Pavarotti & Friends e riunivano sul palco i migliori artisti della scena musicale pop italiana ed internazionale che si cimentavano in duetti con il tenore. Pavarotti, che aveva avuto tre figlie dalla prima moglie Adua, recentemente ha sposato la sua segretaria, Nicoletta Mantovani, dalla quale ha avuto una figlia, Alice. Tra le numerose amicizie di Luciano Pavarotti, la Principessa Diana: insieme la raccolta di fondi per la lotta per l'eliminazione delle mine antiuomo. Invitato a cantare in occasione della cerimonia funebre della principessa, tragicamente scomparsa a Parigi il 31 agosto 1997, ma egli declinò l'invito, dal momento che riteneva che non avrebbe avuto la possibilità di cantare bene "col dolore in gola". Nel 2004, in occasione dell'addio ufficiale alle scene, al Met dove recitava la "Tosca" ha ricevuto molte ovazioni e all'Associated Press che chiedeva notizie e conferme sul suo ritiro ha risposto lapidariamente "Penso che sia l'ora". In via del tutto eccezionale ha cantato per la cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici invernali di Torino 2006. Nel luglio 2006 è stato operato d'urgenza in un ospedale di New York per l'asportazione di un tumore maligno al pancreas. Nel 2007 si era stabilito nella sua villa in provincia di Modena, in cui cercava di condurre la sua lotta personale contro il cancro. Alcune affermazioni di quel periodo sembravano essere orientate verso un futuro positivo, ma una delle sue figlie rilasciò un'intervista a un settimanale affermando che il padre si stava ormai preparando all'ineluttabile decorso della malattia. Nell'agosto 2007 è peggiorata gravemente ed è stato ricoverato l'8 agosto a causa di un'infezione polmonare, con difficoltà respiratorie e febbre alta. Dopo questa degenza, che si era prolungata più del previsto, è ritornato a casa il 25 agosto. Il 4 settembre il ministro della Cultura, Francesco Rutelli, gli aveva assegnato il Premio per l'Eccellenza nella cultura e aveva ricordato così la sua battaglia contro la malattia "combattuta con la stessa determinazione con cui si è affermato nel mondo in una carriera formidabile". Il premio è alla prima assegnazione e sarà destinato a dare riconoscimento alle massime personalità che si affermino nella cultura italiana. Il 6 settembre 2007 si spegne all'età di 71 anni e la notizia apre le prime pagine di tutti i principali media del pianeta. Sino alla fine ha avuto accanto la moglie Nicoletta Mantovani e la figlia della coppia, Alice, ma anche le tre figlie avute dal primo matrimonio con Adua Veroni, e continue visite da amici importanti come Placido Domingo e Bono Vox, degli U2. Nel suo buen retiro emiliano Pavarotti ha continuato quasi fino all'ultimo a tenere lezioni di canto con alcuni allievi, riceveva amici e parenti, anche se costretto su di una carrozzina, e visibilmente dimagrito.[4] Sul suo sito a fans e critici ha chiesto esplicitamente di "essere ricordato come cantante d'opera, ovvero come rappresentante di una forma d'arte che ha trovato la sua massima espressione nel mio Paese, e spero inoltre che l'amore per l'opera rimanga sempre di importanza centrale nella mia vita". Curiosità: -Luciano Pavarotti, essendo spesso al centro dell'attenzione, era a volte soggetto a frizzi e lazzi, tra cui è rimasta memorabile la parodia di Walt Disney che affiancava a Paperino il grande tenore Luciano Paperotti. -Con un velato riferimento alla sua corporatura, veniva spesso chiamato Lucianone, o The Big Luciano. -Luciano Pavarotti è stato allattato dalla stessa balia che ha allattato anche il celebre soprano Mirella Freni, anch'essa modenese.[5]. -Pavarotti fu tifoso del calcio,del Modena F.C. e della Juventus, come può testimoniare l'intervista con il presentatore americano Larry King del 27 settembre 2003 [6].

Link delle sue opere più belle:

Nessun Dorma - http://www.youtube.com/watch?v=ONUCPKdGcrk
Ave Maria - http://www.youtube.com/watch?v=2uYrmYXsujI
Caruso - http://www.youtube.com/watch?v=TvLtEHONp3YUna
Furtiva Lagrima - http://www.youtube.com/watch?v=KxyrphGgLH4
O sole mio - http://www.youtube.com/watch?v=sjqHA8x1rOk
Celeste Aida - http://www.youtube.com/watch?v=l_eWsuMekSw
Vesti La Giubba - I Pagliacci - http://www.youtube.com/watch?v=Ky271W94VHA
E Lucevan Le Stelle - http://www.youtube.com/watch?v=4mX7ugJ5NM8
Recondita Armonia - http://www.youtube.com/watch?v=P8nPO9n5GAo
Torna A Surriento - http://www.youtube.com/watch?v=X_Hr_1zhjkM
La Traviata - http://www.youtube.com/watch?v=egKw2tr_NBo
Ah, La Paterna Mano - http://www.youtube.com/watch?v=HXdm0Py3vpE
Lamento Di Frederico - http://www.youtube.com/watch?v=yLFA9eDPjo0
Invano Alvaro - http://www.youtube.com/watch?v=xPe1OFddk5s
Quando le sere al placido - http://www.youtube.com/watch?v=zSgzMb4m_20

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