sabato 26 settembre 2009

Cortometraggio Disney-Pixar

Questo che vi stò per mostrare è di sicuro il più bel cortometraggio mai visto in vita mia. Non a caso è stato prodotto dall'eccellente lavoro di computer grafica della Pixar e dalle originalissime idee della Disney.

mercoledì 23 settembre 2009

E' finita...

http://www.trool.it/files/images/cuore-spezzato.jpg

Non puoi decidere chi amare... è una cosa che non puoi fare... quando ami qualcuno lo ami e basta, senza compromessi nè paure...


Quanto vorrei farle capire cosa provo, cosa sento ogni volta che mi fa soffrire, ogni volta che non mi saluta, ogni volta che mi evita, ogni volta che non mi risponde ai messaggi.

Ma ora basta. 6 mesi di sofferenza sono troppi. Devo trovare una svolta. Bisogna farsene una ragione. Non posso vivere nella penombra ancora a lungo.

Da oggi, prometto che mi impegnerò a disintossicarmi dalla mia droga.
..

martedì 22 settembre 2009

Peter Griffin e la pubblicità maledetta




Girovagando per Youtube, ho trovato questo video spettacolare.

Guardatelo e fatemi sapere....

lunedì 21 settembre 2009

La vendetta dei Muse



Ieri pomeriggio sono stati invitati negli studi di "Quelli che il calcio" i Muse, band rock britannica ospitata nella trasmissione per presentare l'uscita del loro nuovo singolo Uprising. L'esibizione è filata liscia come l'olio tranne per un piccolo particolare: la band si è esibita a ruoli invertiti! Ovvero: il cantante Matthew Bellamy alla batteria, il batterista Dominic Howard alla voce e al basso e il bassista Chris Wolstenholme alle prese con chitarra e tastiera! Nonostante gli assurdi movimenti fuori tempo, soprattutto il batterista che oltretutto rideva ogni 3 secondi e del bassista che aveva addirittura il basso al contrario, nessuno si è accorto di nulla, anzi: alla fine dell'esibizione, quell'ignorante della Simona Ventura crede di intervistare il cantante ed invece parlava con il batterista...
Ma perché hanno organizzato questo siparietto?? Ebbene pare che hanno protestato contro l'obbligo della Rai per suonare in Playback.
In primis voglio dire che Simona Ventura (ma anche gli autori) prima di ospitare gente di un certo calibro, dovrebbero informarsi giusto un po di più su di loro ed evitare certe domande da idioti. Anche perchè la Ventura fino all'anno scorso era giudice di X-Factor e di conseguenza si riteneva una grande esperta di musica (poi di quale musica non si sa, ma vabè...).
Inoltre voglio dire solo una cosa sui Muse: se prima (per me) erano mitici, adesso sono... DEGLI EROI!!!

domenica 20 settembre 2009

Mi manchi...

Capita... nei momenti più incredibili della quotidianità... quando credo di non pensarla... quando, magari, davanti al banco di scuola, mi soffermo un attimo in più e lei è lì... presente nella mia mente e allora mi rendo conto che tutto è vanificato dalla sua mancanza. Dimentico il mondo intorno e quasi mi fermo ad aspettare che lei arrivi davvero. Ma è soltanto una semplice forma di utopia...
Dicono che il tempo aggiusta tutto e fa dimenticare, ma non è vero: chi vuol bene veramente non può dimenticare neanche fra cent'anni. Anche se non la si vede per molto tempo, non significa che ci siamo dimenticati...

venerdì 18 settembre 2009

She - Charles Aznavour




(Dedicated to You)

She may be the face I can’t forget
The trace of pleasure or regret
Maybe my treasure or the prize I have to pay
She may be the song that summer sings
Maybe the chill that autumn brings
Maybe a hundred different things
Within the measure of a day

She may be the beauty or the beast
Maybe the famine or the feast
May turn each day into a Heaven or a Hell
She may be the mirror of my dreams
A smile reflected in a stream
She may not be what she may seem
Inside her shell….

She, who always seems so happy in a crowd
Whose eyes can be so private and so proud
No one’s allowed to see them when they cry
She maybe the love that cannot hope to last
May come to leap from shadows in the past
That I remember ’till the day I die

She maybe the reason I survive
The why and wherefore kind of life
The one I care for through the rough and ready years

Me, I’ll take the laughter and your tears
And make them all my souvenirs
And when she goes I’ve got to be
The meaning of my life is
She….She
Oh, she….

Traduzione

Lei può esere il viso che non posso dimenticare
La scia di piacere o di rimpianto
Può essere il mio tesoro o il prezzo da pagare
Lei può essere la musica cantata d’estate
Può essere il freddo portato dall’autunno
Può essere centinaia di cose differenti
Come il misurare del tempo di un giorno

Lei può essere la bella o la bestia
Può essere la fame o l’abbondanza
Può cambiare ogni giorno nel paradiso o nell’inferno
Lei può essere lo specchio dei miei sogni
Il sorriso riflesso in un torrente
Le può non essere quello che sembra essere dentro al suo guscio

Lei che sembra sempre felice fra la gente
I suoi occhi possono essere cosi lucidi e cosi fieri
Nessuno ha il permesso di vederli quando piangono
Lei può essere l’amore che è troppo sperare che duri
Forse viene da me dall’ombra del passato
Ma la voglio ricordare fino al giorno in cui morirò

Lei può essere la ragione per la quale sopravvivo
Il motivo e il fine della mia vita
Quella di cui voglio prendermi cura durante gli anni difficili
Io, voglio prendere il suo sorriso e le sue lacrime
E farne miei souvenirs
Dove lei va io voglio esserci
Il significato della mia vita è lei
Lei
Lei

mercoledì 16 settembre 2009

Continua la mia malinconia...

E quando non ci sei mi manchi da star male, sei incancellabile come la musica che scorre nelle mie vene, basti tu per rendere ogni cosa magica speciale, e allora prendimi per mano ascolta i miei desideri, raccontami i tuoi pensieri...

martedì 15 settembre 2009

Gli avanzi di un cane

http://neysometa.files.wordpress.com/2009/08/depression.jpg

Sapevo che sarebbe accaduto... Sì lo ammetto, credevo di averla dimenticata, ma solo ieri, primo giorno di scuola, me la sono ritrovata davanti, e mi sono ricordato di quanto fosse bella. Avevo impiegato tre mesi, tutta un'estate. Dal quel 14 giugno, data che forse non scorderò mai... Sì, sono esattamente tre mesi. A pensare che aprii questo blog per tenere la mente occupata, andai a lavorare in un ingrosso di frutta, a scaricare le casse di banane, mi sono rinchiuso a casa rintontendomi il cervello di film, musica e videogiochi, tutto questo per dimenticarla. Una fatica immane. Per questo mi sorprendo con quanta facilità ho buttato via nel cesso tutte le mie fatiche. Credevo sarebbe stato un capitolo chiuso della mia vita. Credevo di essere più forte. Credevo di saper domare le mie emozioni. Credevo di aver capito tutto, ma alla fine mi sono reso conto di non aver capito un cazzo.
Tutto ebbe inizio in quella serata di aprile. Mi trovavo a Barcellona in una gita scolastica. Nell'albergo c'era il divieto di uscita. Seguii un amico che andava in giro per le camere d'albergo giusto per fare qualcosa... Dopo una decina di camere, andammo in una camera di ragazze seduta su un letto attaccato al muro, intenta a ripassare i quiz per la patente, c'era lei. Io, come al solito rimango muto... Entrarono un macello di gente. In tutto eravamo una ventina in una camera relativamente piccola. La guardai la prima volta e non sentivo nulla. La guardai la seconda volta e non sentivo nulla. La guardai la terza volta e non sentivo ancora nulla. La guardai per tutta la serata e non sentivo nulla. In realtà ero io che dicevo che non sentivo nulla, ma rimanere per tre ore in una stanza con venti persone e guardare sempre la stessa ragazza con uno sguardo da ebete (fortuna che non mi ha visto (almeno credo/spero)) forse forse qualcosa sentivo...
Gli altri rimasero svegli fino alle 4:30/5:00 del mattino, io rimasi fino alle 6:30 a guardarla dormire. Oddio, non vedevo un cazzo perché c'era buio pesto, ma quel poco che vedevo mi sentivo realizzato... Alla fine mi sono dovuto alzare e sono andato nella mia camera altrimenti non avrei chiuso occhio. Alle 7:00 mi svegliano i miei compagni di camera. Era l'ultimo giorno in albergo quindi dovevamo preparare le valigie per ritornare in Italia, ma prima ci sarebbe stata un'ultima notte sulla nave. Insomma, ho camminato per mezza barcellona con due occhiaie della madonna e con solo mezz'ora di sonno. Ero sia fisicamente che mentalmente distrutto, ma nel mio picco cervello continuavo a ripetermi "Ehi, ne è valsa la pena!". Finalmente imbarcato, non apro neanche le valigie, vado al ristorante, mangio e ritorno subito in cabina per un meritato riposo. Non faccio a tempo a sdraiarmi sul letto che bussano subito alla porta: in pratica mi propongono di andare in una cabina dove si sarebbero riuniti una comitiva di persone per andare in discoteca. Tutta questa voglia non ce l'avevo, ma ho guardato subito il lato positivo: sicuramente c'era anche lei!
Effettivamente c'era. Andammo su in discoteca. Premetto che quella sera il mare era agitatissimo e quindi la barca si muoveva a destra e a sinistra come se niente fosse. Siccome la discoteca si trovava sopra a tutto, l'effetto era amplificato di molto. In pratica la scena era questa: per le scale che portavano alla sala da ballo c'era tanta di quella gente che stava così male, così pallida, che salivi le scale a tre gradini per volta per paura che qualcuno ti vomitasse sulle scarpe. I bagni erano strapieni di gente che rimetteva. Arrivati in sala, mi sono pisciato letteralmente sotto dalle risate. In poche parole la situazione è questa: l'80% delle persone che stava seduta sui divani, stava lì perchè si sentivano malissimo e non avevano il coraggio di dirlo. Tant'è vero che, chiedendo ad un amico se stava male, egli mi risponde dicendomi "No non stò male, è solo che la serata è noiosa". In realtà si vedeva lontano un miglio che era pallido come Michael Jackson, però rimaneva seduto sul divano. Io, che non sono mai andato su una nave da crociera, non sapevo se mi facesse male il mal di mare o qualcos'altro. Fortunatamente non sentivo nulla. Per me la barca era ferma. Mi accorgevo che si muoveva solo perché gli altri sbattevano continuamente a destra e a sinistra. Ma ritornando a noi, quella sera andammo in discoteca, mi sedetti su un divano, e in lontananza la guardavo che si divertiva, che ballava e che rideva. Anche se ero fermo immobile e zitto, mi sono divertito anch'io. Siccome tutta la comitiva si è sentita male, abbiamo deciso di tornare giù in cabina. Per farla breve, io che stavo da quasi 2 giorni sveglio, con solo mezz'ora di riposo, ho dovuto affrontare un nuovo tour de force di 8 ore. La cosa più stressante è che eravamo in una cabina per 4 persone e dentro invece c'erano 25/30 persone. Tra l'altro non c'erano finestre, quindi mancava spesso l'aria... ma la cosa più grave era che io mi ero sistemato sotto il letto, e lei si trovava esattamente sopra di me. Non potevo guardarla. La permanenza in quella cabina era già resa difficile dall'aria che mancava e dallo spazio che mancava. Mi sentivo avvilito... Sono rimasto sveglio fino alle 8 del mattino senza chiudere occhio, parlando del più e del meno con chi rimaneva sveglio di turno. Eh già perchè mica si addormentavano tutti insieme! Si davano il cambio! Prima uno e poi l'altro. Almeno chi sarebbe stato sveglio avrebbe avuto qualcuno (io) con cui parlare... Guarda caso, con chi mi interessava di più non ho mai parlato... Quando si dice "fortuna"!!!
Alle 8 del mattino mi sono recato in cabina (non so con quali gambe...) che ero più o meno un cadavere vivente. Per l'esattezza uno zombie. Tanto per la cronaca mi sono risvegliato alle 12....
Di ritorno a casa, tutto è tornato alla normalità, tranne per il fatto che mi mancava qualcosa... Mi mancava vederla tutti i giorni, mattina e sera. Mi dovevo accontentare di miseri secondi, quando c'era il cambio dell'ora oppure all'uscita di scuola. Insomma, semplici avanzi....

domenica 6 settembre 2009

Omaggio a Pavarotti

Luciano Pavarotti (Modena, 12 ottobre 1935 – Modena, 6 settembre 2007) è stato un tenore italiano. Considerato da molti il tenore italiano più famoso di sempre e il cantante lirico più celebre del pianeta, Pavarotti è stato tra gli artisti più amati anche per il suo grande impegno nel sociale. Con il Pavarotti & Friends e le sue grandi collaborazioni, di cui è da ricordare in particolare la formazione dei Tre Tenori, con Placido Domingo e José Carreras, l'artista ha consolidato la sua figura in tutto il mondo. È morto a 71 anni, il 6 settembre 2007, nella sua casa di Modena dopo una dura lotta con un cancro al pancreas. Biografia: Pavarotti nasce a Modena, dove suo padre, Fernando, ricopre un ruolo di cantante amatoriale nella "Corale Gioachino Rossini".[3] Fernando Pavarotti, la cui professione era di fornaio nell'esercito, trasmise immediatamente al figlio la sua profonda passione per la musica lirica e l'opera, trovando nel giovane altrettanto interesse. Pavarotti infatti non aveva tardato a mostrare alla propria famiglia l'amore appena sbocciato per il canto, cominciando ad esibirsi in casa propria in giocose imitazioni dei grandi artisti di cui era venuto a conoscenza rovistando tra la collezione discografica del padre e definendosi un "tenorino". Nonostante ciò, il giovane Pavarotti decise di non intraprendere fin da subito una carriera musicale vera e propria, evitando così il conservatorio di musica. Per un lungo periodo invece dedicò i suoi studi all'insegnamento, per diventare un maestro di educazione fisica ed insegnare in seguito alle elementari per due anni, dopo essersi iscritto nell'istituto magistrale di Modena (la stessa scuola che frequentò Francesco Guccini). Pur proseguendo la sua carriera nell'insegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola (di cui manterrà canoni e principi nella sua futura carriera) e alla partenza di quello per il Giappone tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettore Campogalliani, con il quale perfezionò la sua tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione, i due sono restati per sempre i suoi unici e onorati maestri. Negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottenne un primo successo musicale in una delle sue esibizioni con il padre in Galles, nel corso del festival di Llangollen dove si aggiudicò il primo premio. Il 29 aprile 1961 ottenne la sua consacrazione artistica salendo sul palcoscenico del teatro dell'opera di Reggio Emilia per interpretare il ruolo di Rodolfo ne La Bohème di Puccini, diretta da Francesco Molinari Pradelli. Per stessa ammissione del tenore, l'opera pucciniana è rimasta quella più rappresentativa del suo repertorio, tanto che Rodolfo sarebbe divenuto nel corso della sua carriera un vero e proprio alter-ego sul palco. Sempre al 1961 risalgono anche il primo riconoscimento personale - nel concorso internazionale Achille Peri - e il matrimonio con Adua Veroni, con cui era fidanzato da 8 anni. La messa in scena de La Bohème fu riproposta in diverse città d'Italia ed ebbe addirittura alcune richieste all'estero, Pavarotti interpretava inoltre il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto, a Carpi, a Brescia e al Teatro Massimo di Palermo, dove, sotto la direzione del maestro Tullio Serafin, ottenne un enorme successo e consacrò la sua figura di tenore in tutta Italia. Consolidata ormai la sua fama nel paese natio, il passo successivo fu l'avvicinamento alle nazioni estere, poiché, nonostante qualche richiesta nei primi anni '60, il tenore fuori dall'Italia era ancora poco conosciuto e difficilmente riceveva menzioni o elogi da critici. La svolta arrivò di nuovo con La Bohème, che gli permise di mostrarsi al pubblico Inglese. Pavarotti infatti ebbe molte richieste per delle repliche dell'opera Pucciniana alla Royal Opera House di Covent Garden, a Londra, prima dell'arrivo del noto tenore Giuseppe Di Stefano, ma a causa di un'improvvisa malattia del tenore siciliano fu costretto a sostituirlo. Lo rimpiazzò in teatro e al Sunday Night at the Palladium, un noto spettacolo televisivo inglese seguito da più di 15 milioni di telespettatori, il mezzo perfetto per affermarsi nella scena mondiale. Le prime incisioni dell'artista vennero presentate da li a poco, per la casa discografica Decca Records, poco prima che egli venisse avvicinato dal giovane direttore d'orchestra Richard Bonynge, il quale gli richiese di esibirsi a fianco alla moglie, Joan Sutherland. Con il celebre soprano, nel 1965, mise piede per la prima volta negli Stati Uniti, a Miami, dove ricoprì il ruolo di Edgardo nella Lucia di Lammermoor di Donizetti sotto la direzione dello stesso Bonynge. La Sutherland lo accompagnò successivamente ne La sonnambula di Bellini alla Royal Opera House di Covent Garden e ne La Traviata di Verdi. Sempre del 1965 la sua interpretazione de L'elisir d'amore di Donizetti, e ancora nello stesso anno si ebbe il suo debutto al Teatro alla Scala di Milano, dove il tenore fu espressamente richiesto da Herbert von Karajan per la La Bohème di Puccini; visto il successo, l'anno seguente Pavarotti fu chiamato nuovamente per la Messa da Requiem in memoria di Arturo Toscanini. Il vero e proprio exploit arrivò il 17 febbraio 1972, al Metropolitan Opera di New York, dove in occasione dell'esecuzione dell'opera di Gaetano Donizetti, La Fille du Regiment, mandò in visibilio il pubblico con nove Do di petto eseguiti in maniera sciolta e naturale nell'aria introduttiva. È suo il record di 17 chiamate ed ovazioni al sipario. Il nome di Pavarotti divenne noto al grande pubblico grazie alle frequenti esecuzioni riprese dalla televisione, come nel ruolo di Rodolfo ripreso dal vivo in televisione dal Met nel marzo 1977, che raccolse le percentuali di audience più alte per un'opera teletrasmessa. All'artista sono andati diversi Grammys e dischi di platino e d'oro, come riconoscimento. Negli anni novanta, Pavarotti ha curato molto i concerti all'aperto, che si sono rivelati invariabilmente come dei grandi successi. Il concerto in Hyde Park a Londra è stato il primo concerto nella storia del parco caratterizzato dalla musica classica, attirando la presenza di oltre 150.000 persone. Nel giugno 1993, in più di 500.000 si sono radunati per ascoltarlo a Central Park (New York), mentre in milioni seguivano lo spettacolo alla televisione. A settembre dello stesso anno, all'ombra della Torre Eiffel a Parigi, ha cantato davanti a circa 300.000 persone. Tra i più famosi, i concerti tenuti dai "Tre Tenori" con Plácido Domingo (in precedenza suo rivale) e José Carreras. Le registrazioni e i video di questi concerti hanno superato le vendite di Elvis Presley e dei Rolling Stones. Ha ricevuto i Kennedy Center Honors nel 2001. Epica fu la loro esibizione durante i mondiali statunitensi, a Los Angeles, il 17 Luglio 1994. Si esibirono davanti a Frank Sinatra e Gene Kelly, omaggiandoli con My Way e Singing in the rain. Dal 1992 al 2003 ha tenuto, a Modena, dei concerti a cadenza quasi annuale a scopo benefico. Tali concerti si chiamavano Pavarotti & Friends e riunivano sul palco i migliori artisti della scena musicale pop italiana ed internazionale che si cimentavano in duetti con il tenore. Pavarotti, che aveva avuto tre figlie dalla prima moglie Adua, recentemente ha sposato la sua segretaria, Nicoletta Mantovani, dalla quale ha avuto una figlia, Alice. Tra le numerose amicizie di Luciano Pavarotti, la Principessa Diana: insieme la raccolta di fondi per la lotta per l'eliminazione delle mine antiuomo. Invitato a cantare in occasione della cerimonia funebre della principessa, tragicamente scomparsa a Parigi il 31 agosto 1997, ma egli declinò l'invito, dal momento che riteneva che non avrebbe avuto la possibilità di cantare bene "col dolore in gola". Nel 2004, in occasione dell'addio ufficiale alle scene, al Met dove recitava la "Tosca" ha ricevuto molte ovazioni e all'Associated Press che chiedeva notizie e conferme sul suo ritiro ha risposto lapidariamente "Penso che sia l'ora". In via del tutto eccezionale ha cantato per la cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici invernali di Torino 2006. Nel luglio 2006 è stato operato d'urgenza in un ospedale di New York per l'asportazione di un tumore maligno al pancreas. Nel 2007 si era stabilito nella sua villa in provincia di Modena, in cui cercava di condurre la sua lotta personale contro il cancro. Alcune affermazioni di quel periodo sembravano essere orientate verso un futuro positivo, ma una delle sue figlie rilasciò un'intervista a un settimanale affermando che il padre si stava ormai preparando all'ineluttabile decorso della malattia. Nell'agosto 2007 è peggiorata gravemente ed è stato ricoverato l'8 agosto a causa di un'infezione polmonare, con difficoltà respiratorie e febbre alta. Dopo questa degenza, che si era prolungata più del previsto, è ritornato a casa il 25 agosto. Il 4 settembre il ministro della Cultura, Francesco Rutelli, gli aveva assegnato il Premio per l'Eccellenza nella cultura e aveva ricordato così la sua battaglia contro la malattia "combattuta con la stessa determinazione con cui si è affermato nel mondo in una carriera formidabile". Il premio è alla prima assegnazione e sarà destinato a dare riconoscimento alle massime personalità che si affermino nella cultura italiana. Il 6 settembre 2007 si spegne all'età di 71 anni e la notizia apre le prime pagine di tutti i principali media del pianeta. Sino alla fine ha avuto accanto la moglie Nicoletta Mantovani e la figlia della coppia, Alice, ma anche le tre figlie avute dal primo matrimonio con Adua Veroni, e continue visite da amici importanti come Placido Domingo e Bono Vox, degli U2. Nel suo buen retiro emiliano Pavarotti ha continuato quasi fino all'ultimo a tenere lezioni di canto con alcuni allievi, riceveva amici e parenti, anche se costretto su di una carrozzina, e visibilmente dimagrito.[4] Sul suo sito a fans e critici ha chiesto esplicitamente di "essere ricordato come cantante d'opera, ovvero come rappresentante di una forma d'arte che ha trovato la sua massima espressione nel mio Paese, e spero inoltre che l'amore per l'opera rimanga sempre di importanza centrale nella mia vita". Curiosità: -Luciano Pavarotti, essendo spesso al centro dell'attenzione, era a volte soggetto a frizzi e lazzi, tra cui è rimasta memorabile la parodia di Walt Disney che affiancava a Paperino il grande tenore Luciano Paperotti. -Con un velato riferimento alla sua corporatura, veniva spesso chiamato Lucianone, o The Big Luciano. -Luciano Pavarotti è stato allattato dalla stessa balia che ha allattato anche il celebre soprano Mirella Freni, anch'essa modenese.[5]. -Pavarotti fu tifoso del calcio,del Modena F.C. e della Juventus, come può testimoniare l'intervista con il presentatore americano Larry King del 27 settembre 2003 [6].

Link delle sue opere più belle:

Nessun Dorma - http://www.youtube.com/watch?v=ONUCPKdGcrk
Ave Maria - http://www.youtube.com/watch?v=2uYrmYXsujI
Caruso - http://www.youtube.com/watch?v=TvLtEHONp3YUna
Furtiva Lagrima - http://www.youtube.com/watch?v=KxyrphGgLH4
O sole mio - http://www.youtube.com/watch?v=sjqHA8x1rOk
Celeste Aida - http://www.youtube.com/watch?v=l_eWsuMekSw
Vesti La Giubba - I Pagliacci - http://www.youtube.com/watch?v=Ky271W94VHA
E Lucevan Le Stelle - http://www.youtube.com/watch?v=4mX7ugJ5NM8
Recondita Armonia - http://www.youtube.com/watch?v=P8nPO9n5GAo
Torna A Surriento - http://www.youtube.com/watch?v=X_Hr_1zhjkM
La Traviata - http://www.youtube.com/watch?v=egKw2tr_NBo
Ah, La Paterna Mano - http://www.youtube.com/watch?v=HXdm0Py3vpE
Lamento Di Frederico - http://www.youtube.com/watch?v=yLFA9eDPjo0
Invano Alvaro - http://www.youtube.com/watch?v=xPe1OFddk5s
Quando le sere al placido - http://www.youtube.com/watch?v=zSgzMb4m_20