mercoledì 29 luglio 2009

Fate Battere I Vostri Cuori All'Unisono Con Le Mie Parole


Signora Presidente e amici, non credo di dovermi scusare con voi per il fatto che sono costretto a parlare in una lingua straniera. Chissà se questi altoparlanti porteranno la mia voce fino ai confini di questo immenso pubblico. Quelli di voi che sono lontani possono alzare la mano, se sentono quello che dico? Sentite? Bene. Bene, se la mia voce non vi giunge, non è colpa mia, ma colpa degli altoparlanti. Quello che volevo dirvi è che non devo scusarmi. Non oso, visti tutti i delegati che si sono riuniti qua da tutta l’Asia, e gli osservatori – ho imparato questa parola pronunciata da un amico americano che disse: “Non sono un delegato, sono un osservatore”. Di primo impatto con lui, vi assicuro, pensavo venisse dalla Persia, ma ecco davanti a me un americano e gli dico: “Sono terrorizzato da te, e vorrei che mi lasciassi stare”. Potete immaginare un americano che mi lasci stare? Non lui e, quindi, ho dovuto parlargli. Quello che volevo dirvi è che il mio idioma per me madrelingua, non lo potete capire, e non voglio insultarvi insistendo su di esso. Il linguaggio nazionale, Hindustani, ci metterà tanto tempo prima di rivaleggiare con un linguaggio internazionale. Se ci deve essere rivalità, c’è rivalità tra francese e inglese. Per il commercio internazionale, indubbiamente l’inglese occupa il primo posto. Per discorsi e corrispondenza diplomatici, sentivo dire quando studiavo da ragazzo che il francese era la lingua della diplomazia e se volevi andare da una parte all’altra dell’Europa dovevi provare ad imparare un po’ di francese, e quindi ho provato ad imparare qualche parola di francese per riuscire a farmi capire. Comunque, se ci deve essere rivalità, la rivalità potrebbe nascere tra francese e inglese. Quindi, avendo imparato l’inglese, è naturale che faccia ricorso a questa parlata internazionale per rivolgermi a voi. Mi chiedevo di cosa dovessi parlarvi. Volevo raccogliere i miei pensieri, ma lasciate che sia onesto con voi, non ne ho avuto il tempo. Però ieri ho comunque promesso che avrei provato a dirvi qualche parola. Mentre venivo con Badshah Khan, ho chiesto un piccolo pezzo di carta ed una matita. Ho ricevuto una penna invece di una matita. Ho provato a scarabocchiare qualche parola. Vi spiacerà sentirmi dire che quel pezzo di carta non è qui con me. Ma questo non importa, ricordo cosa volevo enunciare, e mi sono detto: “I miei amici non hanno visto la vera India, e non ci stiamo incontrando in una conferenza nel cuore della vera India”. Delhi, Bombay, Madras, Calcutta, Lahore – queste sono tutte grandi città e quindi, hanno subito l’influenza dell’Occidente, sono state fatte, magari eccetto Delhi ma non New Delhi, sono state fatte dagli inglesi. Poi ho pensato ad un breve saggio – credo che dovrei chiamarlo così – che era in francese. Era stato tradotto per me da un amico anglo-francese, e lui era un filosofo, era anche un uomo altruista e diceva che mi aveva dato la sua amicizia senza che io lo conoscessi, perché lui parteggiava per le minoranze ed io rappresentavo, assieme ai miei connazionali, una minoranza senza speranze, e non solo senza speranze ma una minoranza disprezzata. Se gli europei del Sudafrica mi perdonano per quello che dico, eravamo tutti “coolies” [lavoratore non qualificato a basso costo]. Io ero un insignificante avvocato “coolie”. A quei tempi non avevamo dottori “coolie”, non avevamo avvocati “coolie”. Ero il primo nel campo. Ma sempre un “coolie”. Magari sapete cosa si intende con la parola “coolie” ma questo mio amico, si chiamava Krof – sua madre era francese, suo padre inglese – disse: “Voglio tradurre per te una storia francese”. Mi perdonerete, chi di voi sa la storia, se nel ricordarla faccio degli errori qua e là, ma non ci sarà nessun errore nell’avvenimento principale. C’erano tre scienziati e – ovviamente è una storia inventata – tre scienziati uscirono dalla Francia, uscirono dall’Europa alla ricerca della “Verità”. Questa era la prima lezione che mi aveva insegnato quella storia, che se bisogna cercare la verità, non la si trova su suolo europeo. Quindi, indubbiamente neanche in America. Questi tre grandi scienziati andarono in parti diverse dell’Asia. Uno trovò la strada per l’India e diede inizio alla sua ricerca. Raggiunse le cosiddette città di quei tempi. Naturalmente, ciò avvenne prima dell’occupazione inglese, prima anche del periodo Mughal, così è come ha illustrato la storia l’autore francese, ma visitò comunque le città, vide la gente delle cosiddette caste alte, uomini e donne, fino a che non si addentrò in un’umile casa, in un umile villaggio, e quella casa era una casa Bhangi, e trovò la verità che stava cercando, in quella casa Bhangi, nella famiglia Bhangi, uomo, donna, forse 2 o 3 bambini (lo dico come me lo ricordo) e poi lui descrive come la trovò. Tralascio tutto questo. Voglio collegare questa storia a quello che voglio dire a voi, che se volete vedere il meglio dell’India, dovete trovarlo in una casa Bhangi, in un’umile casa Bhangi, o villaggi simili, 700.000 come ci insegnano gli storici inglesi. Un paio di città qua e là, non ospitano neanche qualche crore [unità di misura indiana che equivale a 10 milioni] di persone. Ma i 700.000 villaggi ospitano quasi 40 crore di persone. Ho detto quasi perché potremmo togliere una o due crore che stanno in città, comunque sarebbero 38 crore. E poi mi sono detto, se questi amici sono qui senza trovare la vera India, per cosa saranno venuti? Ho poi pensato che vi pregherò di immaginare quest’India, non dal punto di vista di questo immenso pubblico ma per come potrebbe essere. Vorrei che leggeste una storia come questa storia dei francesi o altre ancora. Magari, qualcuno di voi vada a vedere qualche villaggio dell’India e allora troverà la vera India. Oggi farò anche questa ammissione: non ne sarete affascinati alla vista. Dovrete raschiare sotto i mucchi di letame che sono oggi i nostri villaggi. Non voglio dire che siano mai stati dei paradisi. Ma oggi sono veramente dei mucchi di letame; non erano così prima, di questo sono abbastanza certo. Non l’ho appreso dalla storia ma da quello che ho visto io stesso dell’India, fisicamente con i miei occhi; e io ho viaggiato da una parte all’altra dell’India, ho visto i villaggi, i miserabili esemplari dell’umanità, gli occhi senza vita, eppure sono l’India, e ciononostante in quelle umili case, nel mezzo dei mucchi di letame troviamo gli umili Bhangis, dove troverete un concentrato di saggezza. Come? Questa è una grande domanda. Bene, allora voglio illustrarvi un altro scenario. Di nuovo, ho imparato dai libri, libri scritti da storici inglesi, tradotti per me. Tutta questa ricca conoscenza, mi spiace dire, arriva qui da noi in India attraverso i libri inglesi, attraverso gli storici inglesi, non che non ci siano storici indiani ma neanche loro scrivono nella loro madrelingua, o nella loro lingua nazionale, Hindustani, o se preferite chiamarli due idiomi, Hindi e Urdu, due forme della stessa lingua. No, ci riferiscono quello che hanno studiato sui libri inglesi, magari gli originali, ma attraverso gli inglesi in inglese, questa è la conquista culturale dell’India, che l’India ha subito. Ma ci dicono che la saggezza è arrivata dall’Occidente verso l’Oriente. E chi erano questi saggi? Zoroastro. Lui apparteneva all’Oriente. Fu seguito dal Buddha. Lui apparteneva all’Oriente, apparteneva all’India. Chi ha seguito il Buddha? Gesù, di nuovo dall’Asia. Prima di Gesù ci fu Musa, Mosè, che apparteneva anche lui alla Palestina, ma verificavo con Badshah Khan e Yunus Saheb ed entrambi sostenevano che Mosè appartenesse alla Palestina, sebbene fosse nato in Egitto. Poi venne Gesù, poi Mohammad. Tutti loro li tralascio. Tralascio Krishna, tralascio Mahavir, tralascio le altre luci, non le chiamerò luci minori, ma sconosciute in Occidente, sconosciute al mondo letterario. In ogni modo, non conosco una singola persona che possa uguagliare questi uomini d’Asia. E poi cosa accadde? Il Cristianesimo, arrivando in Occidente, si è trasfigurato. Mi spiace dire questo, ma questa è la mia lettura. Non dirò altro al riguardo. Vi racconto questa storia per incoraggiarvi e per farvi capire, se il mio povero discorso può farvi capire, che lo splendore che vedete e tutto quello che vi mostrano le città indiane non è la vera India. Certamente, il massacro che avviene sotto i vostri occhi, mi dispiace, vergognoso come dicevo ieri, dovete seppellirlo qui. Il ricordo di questo massacro non deve oltrepassare i confini dell’India, ma quello che voglio voi capiate, se potete, è che il messaggio dell’Oriente, dell’Asia, non deve essere appreso attraverso la lente occidentale, o imitando gli orpelli, la polvere da sparo, la bomba atomica dell’Occidente. Se volete dare di nuovo un messaggio all’Occidente, deve essere un messaggio di “Amore”, un messaggio di “Verità”. Ci deve essere una conquista (applausi) per favore, per favore, per favore. Questo interferisce con il mio discorso, e interferisce anche con la vostra comprensione. Voglio catturare i vostri cuori, e non voglio ricevere i vostri applausi. Fate battere i vostri cuori all’unisono con le mie parole, e io credo che il mio lavoro sarà compiuto.Voglio lasciarvi con il pensiero che l’Asia debba conquistare l’Occidente. Poi, la domanda che mi ha fatto un mio amico ieri: “Se credevo in un mondo unico?”. Certo, credo in un mondo unico. Come posso fare diversamente, quando divento erede di un messaggio di amore che questi grandi, inconquistabili maestri ci hanno lasciato? Potete esprimere questo messaggio di nuovo ora, in questa era didemocrazia, nell’era del risveglio dei più poveri dei poveri, potete esprimere questo messaggio con maggiore enfasi. Poi completerete la conquista di tutto l’Occidente, non attraverso la vendetta perché siete stati sfruttati, e nello sfruttamento voglio ovviamente includere l’Africa, e spero che quando vi reincontrerete in India la prossima volta ci sarete tutti: spero che voi, nazioni sfruttate della terra, vi incontrerete, se a quell’epoca ci saranno ancora nazioni sfruttate. Ho forte fiducia che se unite i vostri cuori, non solo le vostre menti, e capite il segreto dei messaggi che i saggi uomini d’Oriente ci hanno lasciato, e che se veramente diventiamo, meritiamo e siamo degni di questo grande messaggio, allora capirete facilmente che la conquista dell’Occidente sarà stata completata e che questa conquista sarà amata anche dall’Occidente stesso. L’Occidente di oggi desidera la saggezza. L’Occidente di oggi è disperato per la proliferazione della bomba atomica, perché significa una completa distruzione, non solo dell’Occidente, ma la distruzione del mondo, come se la profezia della Bibbia si avverasse e ci fosse un vero e proprio diluvio universale. Voglia il cielo che non ci sia quel diluvio, e non a causa degli errori degli umani contro se stessi. Sta a voi consegnare il messaggio al mondo, non solo all’Asia, e liberare il mondo dalla malvagità, da quel peccato. Questa è la preziosa eredità che i vostri maestri, i miei maestri, ci hanno lasciato.



Discorso tenuto da Gandhi alla Conferenza delle relazioni interasiatiche, New Delhi, 2 aprile 1947. Traduzione a cura di Tara Gandhi.

lunedì 27 luglio 2009

Mercury Theatre on the Air


Annunciatore: "Signore e signori, vogliate scusarci per l’interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News. Alle 7:40, ora centrale, il professor Farrell dell’Osservatorio di Mount Jennings, Chicago, Illinois, ha rilevato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute ad intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo verso la Terra ad enorme velocità. Dall'Osservatorio di Princeton il professor Pierson ha confermato le osservazioni di Farrell e ha descritto il fenomeno come qualcosa di simile a fiammate azzurre sparate da un cannone. Torniamo ora alla musica di Ramon Raquello che suona per voi nella Meridian Room, dell'Hotel Park Plaza di New York".


Il 30 ottobre 1938, il ventitrenne Orson Welles interpretò all'interno della trasmissione "Mercury Theatre on the Air", trasmissione settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi celebri, un adattamento radiofonico del romanzo di fantascienza "La guerra dei mondi" di Herbert George Wells. Tale trasmissione è rimasta celebre per aver scatenato il panico negli Stati Uniti: molti ascoltatori non si accorsero, infatti, che si trattava di una finzione, e credettero che la Terra stesse realmente subendo lo sbarco di una flotta di bellicose astronavi marziane.


Se avete voglia, leggete il testo integrale in italiano qui.

venerdì 24 luglio 2009

Birra-maniaci

Onestamente, reagirei allo stesso modo...




Ok, forse la reazione è un pò esagerata, ma dentro di me succederebbe più o meno la stessa cosa...

giovedì 23 luglio 2009

100 milioni di... sogni!

http://www.stampalibera.com/wp-content/uploads/2009/04/soldi.jpg


Anche stasera la sestina fortunata non è uscita. Ed anche stasera non ho giocato.
Non sono un giocatore, non mi sento fortunato e con l'euro che spenderei per il biglietto preferisco comprarmi un panino con la mortadella. Anche perchè le probabilità sono le seguenti:
1 probabilità su 326,71 di fare tre;
1 probabilità su 11.906,95 di fare quattro;
1 probabilità su 1.232.346,48 di fare cinque;
1 probabilità su 103.769.105 di fare cinque + 1;
1 probabilità su 622.614.630 di fare sei.
Però non nascondo che, ogni tanto, mi pongo la fatidica domanda "Cosa ci farei con 100 milioni?"
100.000.000,00 sono davvero tanti. A fatica si contano gli zeri...
Potrei vivere di rendita per tutta la vita. Oppure potrei spenderli tutti in pochissimo tempo. Potrei darli in beneficenza. Potrei comprare azioni. o Addirittura comprare un pozzo di petrolio in Arabia.
In realtà, ho già un elenco mentale delle cose che farei:

1) Isola Privata sperduta nel Pacifico:


http://www.touroperatoruvet.com/res/site14247/res393872_Aitutaki-Lagoon-Resort.JPG


2) Castello medievale in Toscana:


http://www.costafioritaviaggi.it/strutture/dal%20pozzo%202.jpg


3) Ferrari F430 Scuderia F1:


http://kennedy84hastalagiobbasiempre.files.wordpress.com/2009/02/ferrari_f430scuderia.jpg



4) Monoposto Ferrari F2008:


http://f1pitbox.com/wp-content/uploads/2008/01/f2008.jpg


5) Yamaha M1 numero 46:


http://www.blogmotori.com/wp-content/uploads/2007/03/yamaha-m1-fiat.jpg


6) Viaggio Cost to Cost negli USA (a bordo del punto numero 3):

Queste sono le sei cose che farei subito. Successivamente darei 5 milioni in beneficenza. Altri 5 milioni per fare dei bei regali a parenti ed amici. Comprerei molte altre case, auto, moto e sicuramente molti più viaggi. Costruirei un autodromo in mezzo ad un bosco (tipo Nurburgring) e, uno sfizio che mi sono sempre voluto togliere, è quello di andare in giro a pagare 2 persone che non si conoscono tra loro, di stesso sesso, e farli baciare (con la lingua); in cambio gli darei 2.500 a testa.

Umh, mi vogliate scusare, ma vado a dormire: domani devo andare a lavorare.... ;)

mercoledì 22 luglio 2009

Chuck Norris - Parte 2

http://reporting.journalism.ku.edu/fall08/adler-noland/assets_c/2008/12/chuck-norris-002-thumb-400x498.jpg

Continuo ad elencare le dissacranti battute su Chuck Norris...

51.Chuck Norris ha contato fino ad infinito. Due volte .

52.Quando Chuck Norris fissa il sole, è il sole a distogliere lo sguardo per primo.

53.Sting riesce a fare sesso per dodici ore di fila. Chuck Norris riesce a non fare sesso per dodici ore di fila.

54.Chuck Norris mangia la pizza con le mani. A volte ci mette anche le olive.

55.Il segnale con l'uomo in carrozzella non indica che un parcheggio sia riservato ai disabili, ma che appartiene di diritto a Chuck Norris, e che verrai ridotto su una sedia a rotelle se oserai parcheggiarci sopra.

56.Chuck Norris salta i fossi per lungo.

57.Chuck Norris fuma toscani. Vivi.

58.Chuck Norris può superare il tonno insuperabile. A destra.

59.Per diventare famoso, il diavolo ha venduto l'anima a Chuck Norris.

60.Chuck Norris taglia i grissini col tonno.

61.In una rara scena tagliata de "L'Impero colpisce ancora", Chuck Norris rivela a Darth Vader di essere suo padre.

62.Chuck Norris può sbattere una porta girevole.

63.Chuck Norris può essere visto ad occhio nudo dallo spazio.

64.Il primo a dividere l'atomo non è stato Einstein. E' stato Chuck Norris: l'ha frantumato con un solo calcio rotante.

65.Berlusconi può unire la Sicilia all'Italia con un ponte. Chuck Norris può farlo a mani nude.

66.A morra cinese, Chuck Norris sconfigge carta, forbice e sasso contemporaneamente.

67.Se Bruce Banner perde il controllo si trasforma nell'incredibile Hulk. Se l'incredibile Hulk perde il controllo si trasforma in Chuck Norris.

68.Se Chuck Norris si sveglia con la luna storta, la raddrizza a calci rotanti.

69.Quando Chuck Norris ha lasciato le sue impronte delle mani e dei piedi sulla Hollywood Walk of Fame, il cemento era asciutto.

70 .Nel Vangelo secondo Chuck Norris, Dio ha un ruolo di secondo piano. E di Gesù non c'è traccia.

71.L'erba del vicino di Chuck Norris è meno verde della sua.

72.Anche Chuck Norris ha un cuore. E lo usa come portachiavi.

73.Alle morbide Fruit Joy, Chuck Norris può resistere.

74.Chuck Norris dà fuoco alle formiche con una lente di ingrandimento. Di notte.

75.Contrariamente a quanto si crede, il vero nome di Chuck Norris è Chuck Morris. Purtroppo, una stanghetta della M è stata inavvertitamente amputata da un calcio rotante eseguito da Chuck all'anagrafe.

76.I globuli bianchi di Chuck Norris sono sue copie in miniatura e sconfiggono i virus a calci rotanti.

77.Quando Chuck Norris fa le flessioni, non alza sè stesso, abbassa la Terra.

78.Uno studio ha rivelato che le principali cause di morte negli Stati Uniti sono: 1- Infarto 2- Chuck Norris 3- Cancro

79.Chuck Norris non porta l'orologio. Decide lui che ora è.

80.Il titolo originale di "Alien vs Predator" era "Alien e Predator vs Chuck Norris". Il film è stato cancellato subito dopo essere entrato in preproduzione. Nessuno avrebbe pagato nove dollari per vedere un filmche durava 14 secondi.

81.Ad Heidi lecaprette fanno ciao, a Chuck Norris rifanno il letto, lavano i piatti, stirano, spolverano e puliscono il water meglio della Luisa.

82.Chuck Norris ha vinto il campionato mondiale di rutti con una scoreggia.

83.Michael Jackson ha inventato il moonwalk. Chuck Norris ha la retromarcia.

84.Per aprire le noci, Chuck Norris usa lo schiaccianoci di Tchaikovsky.

85.Nessuno ha mai trovato pentole d'oro ai piedi degli arcobaleni perchè Chuck Norris è sempre arrivato per primo.

86.Chuck Norris corre i 110 metri ostacoli saltando col metodo Fosbury.

87.La ricerca più frequente in rete è "Paris Hilton nuda". La ricerca più frequente di Paris Hilton è "Chuck Norris nudo".

88.La serie TV "Starsky & Hutch", inizialmente, avrebbe dovuto chiamarsi "Starsky, Hutch & Chuck Norris", ma furono cambiati in corsa i piani perchè Chuck Norris risolveva i casi in pochi secondi, chiudendo Starsky & Hutch in macchina e lasciandoli nel sedile posteriore a fare le parole crociate, rendendo dunque brevi e poco intriganti gli episodi.

89.Quando Spock da piccolo disubbidiva, le orecchie gliele tirava Chuck Norris.

90.Un giorno Chuck Norris disse "Kung". E Kung Fu.

91.I proiettili indossano il giubbotto anti-Chuck Norris.

92.Chuck Norris ha soffocato le Geox!

93.Una notte Chuck Norris ha morso Dracula sul collo trasformandolo in un Chuck Norris.

94.Durante l'ultima cena, Chuck Norris ha spezzato il pane. E il tavolo. E tutti i commensali.

95.Un giorno una ragazza offrì un Kinder Bueno a Chuck Norris. Ciccia e brufoli furono ritrovati il giorno dopo in un vicolo col collo spezzato.

96.Alcuni film di Chuck Norris sono talmente violenti che gli adulti dovrebbero vederli solo in presenza di Chuck Norris.

97.La gente monta e smonta a piacimento i mobili dell'IKEA. Chuck Norris monta e smonta a piacimento l'IKEA. E la gente che va all'IKEA.

98.Se Chuck Norris scrive al Washington Post la battuta di Maometto e la montagna, viene subito pubblicato e riceve un milione di complimenti.

99.Quando Chuck Norris ti sta per uccidere, non rivedi la tua vita. Rivedi tutte le
puntate di Walker Texas Ranger.

100.Il gioco "Cluedo - Chuck Norris Edition" è stato ritirato dal mercato perchè la soluzione di tutti gli enigmi era sempre la stessa: Chuck Norris, con un calcio rotante, in biblioteca.



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martedì 21 luglio 2009

40 anni di Luna

http://www.attivissimo.net/antibufala/luna/gpn-2001-000013.jpg

Esattamente 40 anni fa non si parlava d'altro. L'uomo ha finalmente conquistato la Luna! O meglio, l'hanno conquistata gli Stati Uniti... o forse no??
Volevo festeggiare l'anniversario, scrivendo un post diverso dagli altri, per cui inizialmente mi ero orientato di descrivere i vari dubbi sulla missione dell'Apollo 11. Ma girovagando per internet ho trovato più persone scettiche che fiduciose. Allora ho pensato: ci sarà qualcuno che avrà difeso a spada tratta la veridicità della missione lunare?
Cercando (faticosamente) nei meandri di internet, finalmente trovo qualcosa! Finalmente qualcuno spiega nei minimi dettagli tutti i misteri, facendo pensare che forse, gli americani Armstrong, Aldrin e Collins abbiano davvero calpestato il suolo lunare. Incominciamo!

Nelle foto mancano le stelle!

Eh già, perché alla NASA sono così cretini che nel ricostruire in studio l'allunaggio si sono dimenticati di metterci le stelle. Ma per favore! Soltanto chi non sa nulla di fotografia o si è fatto rintronare dai complottisti può sostenere un'argomentazione così ridicola.

Le stelle non si vedono nelle foto (ma gli astronauti le vedono) sulla Luna perché non si devono vedere. E' questione di tecnica fotografica di base.

Le stelle sono fioche rispetto al suolo fortemente illuminato dal sole. Per fare le foto senza sovraesporre il suolo, bisogna chiudere molto il diaframma dell'obiettivo e far entrare poca luce. Facendo entrare poca luce, però, non si fa entrare la luce fioca delle stelle. Ergo le stelle, nelle foto della superficie lunare, non si vedono.

Se le si vuol vedere, bisogna aprire il diaframma della macchina fotografica, nel qual caso però si sovraespone il suolo (diventa tutto bianco). Solo che agli astronauti interessava fotografare il paesaggio della Luna, non le stelle, per cui hanno esposto la pellicola per il tempo che serviva per fotografare correttamente il suolo.

Se non ci credete, andate fuori di notte, quando ci sono fuori le stelle, e cercate di fotografare il panorama illuminato della città insieme alle stelle. Scoprirete che non si può. Se esponete correttamente la foto in modo da vedere i dettagli della città, le stelle scompaiono; se esponete la foto in modo da far vedere le stelle, la città è fortemente sovraesposta.

E se neppure questo vi convince, date un'occhiata alle foto fatte nello spazio dagli astronauti italiani dello Shuttle: anche lì non ci sono stelle. Anche gli italiani fanno parte del complotto?

Se volete approfondire l'argomento, c'è un articolo apposito su Complotti Lunari.

L'unica sorgente di luce sulla Luna è il sole e non c'è aria per diffondere questa luce. Quindi le ombre devono essere nerissime. Come mai quando gli astronauti sono in ombra, sono invece visibili lo stesso? Le lampade dello studio cinematografico hanno rischiarato le ombre!

Avete mai notato che la Luna è visibile in cielo? Ebbene, è visibile perché riflette la luce. Siccome la superficie della Luna è riflettente (poco, ma comunque sufficiente a creare una gran bella Luna piena), le zone in ombra degli oggetti che si ergono sulla superficie lunare sono semplicemente rischiarate dal riverbero proveniente dalla superficie stessa.

Tutte le foto sono nitidissime e ben inquadrate, eppure gli astronauti non erano in grado di portare la macchina fotografica agli occhi per mirare

In realtà oltre alle foto in circolazione ci sono migliaia di foto sottoesposte, sovraesposte, mosse, sfocate e mal inquadrate, che però non vengono quasi mai mostrate, proprio perché fanno schifo. Sono comunque disponibili per la consultazione: cercate su Internet alla voce "Apollo Lunar Surface Journal", oppure visitate http://www.clavius.org/photoqual.html

Gli astronauti delle prime missioni lunari avevano la fotocamera agganciata sul petto e quindi miravano "a spanne", ma usavano un obiettivo grandangolare, con il quale è difficile sbagliare la mira. Nelle missioni successive le fotocamere furono dotate di mirino e di un teleobiettivo da 500 mm, e gli astronauti potevano impugnarle e comporre agevolmente l'inquadratura.

Inoltre la forte illuminazione sul suolo lunare riduce i problemi di messa a fuoco, perche consente di chiudere molto il diaframma, cosa che (come i fotografi veri ben sanno) crea una profondità di campo, ossia un intervallo di distanze tutte contemporaneamente a fuoco, di estensione molto ampia.

Ci sono immagini della stessa scena con e senza il modulo lunare. Quindi hanno riciclato i fondali.

Sulla Luna non c'è aria, quindi non esiste il graduale offuscamento atmosferico che ci indica che un oggetto è lontano. Inoltre non ci sono oggetti familiari (alberi, case) che diano il senso delle dimensioni. Infine, l'orizzonte sulla Luna è molto più vicino che sulla Terra, ed è a soli 2,4 km.

Di conseguenza, quelle che sembrano essere collinette vicine sono in realtà montagne situate a diversi chilometri dal punto di allunaggio, viste da punti diversi, che non cambiano aspetto appunto a causa della grande distanza alla quale si trovano.

E' come fotografare il Vesuvio da due punti separati da qualche centinaio di metri: il vulcano avrà lo stesso aspetto, ma le case in primo piano saranno "scomparse". Eppure non mi risulta che il Vesuvio sia un fondale finto.

La bandiera americana sventola, come se ci fosse aria. Ma sulla Luna non c'è aria.

La bandiera "sventola" soltanto quando l'astronauta la scuote. Quando la molla, dondola un po', come è giusto che faccia anche un oggetto leggero in assenza d'aria, ma poi non si muove più.

Guardate bene i filmati, se non ci credete. Vi sfido a trovare un solo filmato in cui la bandiera sventola mentre non viene toccata. Anche sulla Terra si può far "sventolare" una bandiera in assenza di vento: basta darle una bottarella.

In alcune foto le crocette nere che suddividono l'immagine in riquadri sono coperte dagli oggetti. Quindi le foto sono state ritoccate!

Quando si fotografa un oggetto filiforme scuro contro uno sfondo chiaro e luminoso, l'oggetto filiforme tende a scomparire inghiottito dal chiarore circostante: è un fenomeno ben noto ai fotografi.


E' più difficile da descrivere che da fare, ma provate a fotografare un capello o uno spago o altro oggetto sottile, messo a fuoco ma in ombra, contro una parete bianca illuminata dal sole di mezzogiorno (che è solo una pallida imitazione del contrasto ben più intenso presente sulla Luna, dove non c'è atmosfera). Otterrete lo stesso risultato che si vede nelle foto lunari.

Guarda caso, nelle foto degli astronauti le crocette nere (fiducials o reseau marks) mancano soltanto in corrispondenza di oggetti di colore chiaro fortemente illuminati e quasi sovraesposti. Addirittura ci sono foto in cui le crocette nere mancano "a intermittenza", perché sono solo in parte davanti a uno sfondo molto luminoso. Oltre alla foto mostrata qui accanto (dettaglio della foto AS16-107-17446), trovate altri esempi presso http://www.clavius.org/photoret.html.

Le ombre hanno direzioni diverse, invece di essere parallele, come se ci fossero due sorgenti di luce. I riflettori dello studio cinematografico!






Se davvero ci sono due sorgenti di luce, come mai nelle foto non ci sono anche due ombre per ogni oggetto? Basta guardare una partita di calcio in notturna per rendersi conto che se ci sono due sorgenti di luce, tutti gli oggetti devono formare due ombre.

Anche sulla Terra, di giorno, le ombre possono avere direzioni diverse: hanno la stessa direzione soltanto se cadono su superfici disposte nello stesso modo. E sulla Luna, mancando ogni riferimento (oggetti familiari di dimensione nota) che indichi la pendenza del terreno, è molto facile non accorgersi che una zona è inclinata rispetto a un'altra, come nella foto qui accanto.

E poi c'è la prospettiva, che tende a far convergere le linee parallele. Se inoltre l'obiettivo è un grandangolare, la convergenza delle linee (e quindi delle ombre) è ancora più marcata.

Provare per credere: guardate le vostre foto dell'album di famiglia. Sicuramente ne troverete qualcuna con le ombre "sbagliate". La questione è chiarita in dettaglio su Clavius.org, da cui traggo queste foto, nelle quali si nota la convergenza delle ombre dovuta all'obiettivo, sia sulla Luna, sia sulla Terra:



C'è una lettera C su un sasso in una foto! E c'è una lettera C sul terreno accanto al sasso! Sono i riferimenti dello scenografo!

http://www.attivissimo.net/antibufala/luna/c-rock.gif

Scusate, ma che senso avrebbe etichettare dei sassi di scena con una singola lettera? E' un sistema di etichettatura che permetterebbe soltanto ventisei oggetti. Un po' pochi per un set che deve ritrarre la Luna, la cui superficie è costellata di sassi, sassi e ancora sassi.

E come farebbe la "C", se fosse davvero tracciata su un lato inclinato di un sasso ruvido e irregolare, ad avere una forma così sorprendentemente regolare dal punto di vista di sbieco dal quale la si guarda in questa foto?

La "C" sul sasso è in realtà un pelucco, presente nelle copie ma non negli originali. Lo si vede chiaramente ingrandendo l'immagine, come nel dettaglio mostrato qui sotto. Presumibilmente il pelucco si è attaccato alla pellicola durante una delle tante duplicazioni delle foto originali (ricordate che questa è fotografia chimica, nella quale le copie non si fanno duplicando un file di computer, ma rifotografando la fotografia).










La foto originale (senza pelucco) è catalogata come AS16-107-17446 e la trovate ad alta risoluzione qui. In quest'originale si vede bene che la "C" sul terreno è un semplice solco nella polvere.

C'è anche da considerare una singolare coincidenza: la "lettera" trovata sul sasso è proprio una di quelle a curva o linea semplice che un pelucco forma spontaneamente. Non è, per esempio, una K o F o H o M o A.


Come mai in alcune foto si vede chiaramente l'antenna sullo zaino degli astronauti, mentre in altre non si vede affatto?


http://www.attivissimo.net/antibufala/luna/antenna-aldrin.jpg

Perché l'antenna non era una di quelle telescopiche a forma di astina, come quelle delle nostre radio: era una banda metallica rigida, dipinta di bianco su un lato e di nero sull'altro.

Vista di taglio o dal lato scuro, si vede meno o sparisce nelle foto; vista dall'altro lato o di piatto, riflette bene la luce. Semplice. Qui accanto ne vedete un paio di foto, tratte da Clavius.org.

Come mai in alcune foto scattate sulla Luna non si vedono le tracce, nel suolo lunare, delle ruote del veicolo semovente (Lunar Rover) né davanti né dietro ai pneumatici, mentre si vedono molto bene le impronte delle suole degli astronauti?

Perché gli assistenti di scena si sono dimenticati di tracciarle, è chiaro! Hanno sollevato il Rover per metterlo in posizione nello studio cinematografico, ma si sono scordati di creare l'impronta delle ruote nel suolo. Che sbadati! Fregati da un dettaglio così banale.

Battute a parte, ci sono varie ragioni per questa assenza di tracce di ruote.

  • In alcune foto, le tracce sono state coperte dalle impronte degli astronauti, che spesso scendevano dal veicolo e ci giravano intorno. In un caso hanno dovuto anche riparare un parafango, quindi immaginatevi quanto ci avranno lavorato intorno, eliminando di conseguenza con le proprie impronte ogni segno precedente delle ruote.
  • In altre foto, quelle riprese in zone più elevate, il veicolo si trovava su un terreno coperto da uno strato di polvere poco profondo, per cui le ruote hanno lasciato impronte tenui, che però sono visibili nelle foto ad alta risoluzione.
  • Il Lunar Rover era un veicolo estremamente leggero, e sulla Luna le cose pesano un sesto che sulla Terra. Per cui quando gli astronauti volevano fare curve strette o inversioni a U, sollevavano letteralmente un'estremità del Rover e lo giravano.

Ecco qualche foto chiarificatrice.

Come è possibile che le pellicole abbiano resistito a differenze di temperatura così grandi, e per di più nel vuoto assoluto?

E' proprio il vuoto assoluto il loro miglior alleato, lo stesso vuoto che funziona così bene nei thermos. Il calore nel vuoto non si propaga per conduzione/convezione, ma soltanto per irradiazione. Non c'è aria calda che scaldi gli oggetti. Per scaldarsi, un oggetto deve essere esposto direttamente a una fonte di calore, per esempio il Sole.

Pertanto il lato esposto al sole della fotocamera si scalda, ma quello in ombra si raffredda, ma fra fotocamera e pellicola c'è poco trasporto di calore, perché dentro la fotocamera c'è il vuoto, proprio come in un thermos. Il calore si propaga per conduzione soltanto nei pochi punti di contatto fra corpo della fotocamera e pellicola. Inoltre le fotocamere erano trattate in modo da avere superfici riflettenti, che come tali respingevano gran parte del calore ricevuto dal sole.

I complottisti citano spesso dai libri di astronomia temperature lunari estreme, che sarebbero impossibili da sopportare per la pellicola (oltre 100 gradi al sole, oltre 100 gradi sottozero all'ombra). Dimenticano, però, di far notare che queste temperature si riferiscono al suolo, non a un oggetto tenuto in mano da un astronauta, e specificamente si riferiscono al suolo dopo quattordici giorni terrestri) ininterrotti di esposizione al Sole o di assenza di Sole: tanto durano, infatti, il giorno e la notte lunari. Se il suolo lunare ci mette due settimane di esposizione al Sole per raggiungere cento gradi e rotti, è abbastanza evidente che un oggetto collocato sulla Luna per qualche ora (la fotocamera durante una passeggiata lunare) non si scalda subito fino a queste temperature.

Fra l'altro, i luoghi e gli orari degli allunaggi sono stati scelti in modo da avere luce radente e quindi temperature del suolo molto più basse di quelle massime citate nei libri di astronomia, per cui l'unica fonte di calore per irraggiamento era il Sole.

In pratica, la pellicola, isolata grazie al vuoto e protetta grazie alla superficie riflettente della fotocamera, doveva reggere temperature paragonabili a quelle di un deserto terrestre. E tutti sappiamo che persino i turisti riescono a fare le foto alle piramidi egizie.

E le radiazioni delle fasce di Van Allen? Avrebbero dovuto uccidere gli astronauti e velare la pellicola!

La questione della relativa pericolosità delle radiazioni delle fasce di Van Allen è spiegata molto chiaramente da un esperto in italiano qui.

Trovate qui qualche dato concreto sulle radiazioni nello spazio e specificamente nella zona più pericolosa, appunto le contestate fasce di Van Allen, che sono state attraversate molto rapidamente dagli astronauti Apollo. Da questa fonte emerge che i dati scientifici sulle radiazioni spaziali devono essere veritieri, altrimenti anche i satelliti automatici non funzionerebbero e verrebbero fritti. Il link indica fonti scientifiche che contengono questi dati.

Per quanto riguarda le radiazioni sulla Luna, l'astronomo Phil Plait documenta in "Bad Astronomy: Misconceptions and Misuses Revealed, from Astrology to the Moon Landing 'Hoax'" (John Wiley & Sons, ISBN 0-471-40976-6) che i dosimetri portati dagli equipaggi Apollo rilevarono un dosaggio cumulativo circa pari a una radiografia al petto, ossia 1 milligray. La dose media è risultata inferiore a 1 rem, pari alla radiazione prodotta dall'ambiente che si riceve, al livello del mare, in tre anni.

In altre parole, una missione lunare di pochi giorni come quelle Apollo comporta radiazioni complessivamente equivalenti a una radiografia o a tre anni di vita sulla Terra.

La Nasa dichiara, nel Mission Report dell'Apollo 11, che la dose totale di radiazioni misurata dai dosimetri e ricevuta dagli astronauti fu compresa fra 0,25 e 0,28 rad, al di sotto dei valori significativi dal punto di vista medico:

"The total integrated, but uncorrected, doses were 0.25, 0.26, and 0.28 rad for the Commander, Command Module Pilot, and Lunar Module Pilot, respectively. The Van Allen Belt dosimeter indicated total integrated doses of 0.11 rad for the skin and of 0.08 rad for the depth reading during the entire mission. Thus, the total dose for each crewman is estimated to have been less than 0.2 rad, which is well below the medically significant level."

(pagina 12-3, paragrafo 12.2.4 del Mission Report)

Un ulteriore approfondimento è disponibile in "Biomedical Results of Apollo".

Negli archivi della Nasa ci sono foto ritoccate, quindi sono tutte false!

Certo che ci sono foto ritoccate. Ma il ritocco è puramente estetico e non arriva mai alla falsificazione. Anche le foto di Naomi Campbell sui giornali sono ritoccate per rimuovere le imperfezioni della sua pelle, ma questo non vuol dire che il fotografo non ha immortalato Naomi e l'ha sostituita con la sua portinaia.

Molte foto lunari sono state inquadrate male o riprese storte. Questi errori di composizione sono stati corretti nelle versioni pubblicate da libri e riviste; talvolta le crocette (fiducials o reseau marks in inglese) vengono rimosse col fotoritocco, ma sul sito della NASA sono disponibili scansioni dei fotogrammi intatti originali che permettono di notare le modifiche. Non c'è nulla da "nascondere".

Per esempio, una delle più celebri immagini del primo sbarco sulla Luna è da sempre ritoccata piuttosto pesantemente per ragioni estetiche: la vedete qui sotto in una delle versioni abitualmente utilizzate.

http://www.attivissimo.net/antibufala/luna/aldrin_ritoccata.jpg

Confrontate quest'immagine con la versione originale pubblicata su un sito della NASA e mostrata qui sotto.

http://www.attivissimo.net/antibufala/luna/gpn-2001-000013.jpg

Come vedete, l'inquadratura è stata "stretta" per portare in primo piano l'astronauta, e soprattutto nella versione normalmente circolante mostrata sopra è stata aggiunta una fetta di cielo per ottenere una foto più bilanciata. Quindi i ritocchi ci sono, ma non sono quelli che pensano i complottisti.

Fra l'altro, bisogna che questi complottisti si decidano: o dicono che le foto sono fatte in studio, e allora non si capisce perché ci sia stato bisogno di ritoccarle (bastava rifarle); oppure dicono che le foto sono ritoccate, ma allora questo implica che sono autentiche. Volete mettervi d'accordo una buona volta?

Quest'immagine è interessante anche da un altro punto di vista: tecnicamente è una delle peggiori in assoluto. Innanzi tutto è paurosamente storta, e poi è composta male, senza lasciare spazio sopra la testa dell'astronauta (che rischiava di finire decapitato, come nelle foto dei peggiori dilettanti).

Non pensate che se fosse stata preparata in studio avrebbero fatto di meglio? In realtà questa foto conferma le difficoltà di ripresa degli astronauti, che soprattutto nelle prime missioni lunari non potevano portare la fotocamera al viso per prendere la mira: la fotocamera era fissata al petto, e gli astronauti prendevano la mira spostando il corpo.

Come hanno fatto gli astronauti a scattare così tante foto in così poco tempo? Sono troppe! Quindi sono stati "aiutati"

Questa è la teoria sostenuta, per esempio, da Jack White presso Aulis.com. White afferma (fra le altre accuse) che gli astronauti dell'Apollo 11 hanno fatto uno scatto ogni 15 secondi ("Apollo 11........one photo every 15 seconds") durante la loro passeggiata lunare.

Tuttavia lui stesso dice che la passeggiata è durata 151 minuti e che le foto scattate durante la passeggiata sono 121. I dati sono i suoi, diamoli per buoni per amor di discussione.

Un conto elementare dimostra che 121 foto in 151 minuti non sono "una foto ogni 15 secondi", ma meno di una foto al minuto.

Come fa White ad arrivare a 15 secondi? Facile: introduce un valore "arbitrario" (lo chiama lui così) di due ore da sottrarre a causa delle altre attività degli astronauti durante l'escursione: "Let's arbitrarily calculate a MINIMUM time for these tasks and subtract from available photo time".

Perché proprio due ore, e non due e un quarto, o una e mezza? White non fornisce alcuna ragione per la sua scelta di questo dato. E' molto facile ottenere risultati impossibili se si alterano i dati a proprio favore introducendo valori arbitrari.

Inoltre White evita di specificare che gli astronauti fecero molti scatti doppi: due foto fatte nello stesso punto, senza perdere tempo a riposizionarsi e riprendere la mira.

Ne vedete un esempio qui sopra: sopra Buzz Aldrin fa il saluto militare, sotto no, e il punto di ripresa è identico.

Gli astronauti fecero inoltre intere serie di scatti in rapida successione durante le panoramiche (c'è un filmato di una missione nella quale l'astronauta riferisce chiaramente via radio il ritmo degli scatti: "click, click, click, click"). In una panoramica si possono fare una decina di scatti in pochi secondi (provateci con la vostra macchinetta), e questo altera non poco il calcolo del tempo medio.

C'è di più. Non è chiaro se White include, nel suo conteggio, anche le foto stereoscopiche fatte dagli astronauti. Una foto stereoscopica è composta da due scatti fatti simultaneamente o a brevissima distanza di tempo. Se White li conta come due scatti separati, i suoi risultati diventano ancora più arbitrari.

White cerca inoltre di dilatare i tempi necessari per ogni scatto affermando che tutte le foto sono inquadrate con cura ed esposte perfettamente e questo richiede tempo. Basta tuttavia un'occhiata all'archivio della NASA (quello integrale di Apolloarchive.com, che contiene anche le foto brutte e sottoesposte/sovraesposte) per notare che White mente.

Tutto questo prima ancora di andare a controllare se i dati di White sono giusti: un lavoro immane che lascio a chi si ostina ad attaccarsi a ragionamenti distorti e scorretti come quelli di White.

Sotto il modulo lunare non c'è un cratere prodotto dal razzo di discesa e non ci sono bruciature.

La gravità della Luna è un sesto di quella terrestre, quindi il motore necessario per tenere librato un modulo lunare è molto, molto meno potente di quello necessario sulla Terra e quindi sposta molto meno ciò che gli sta sotto. Inoltre il modulo lunare riduceva al minimo la spinta del motore poco prima di toccare terra. Non deve formarsi un cratere.

L'impatto dei gas è distribuito su una superficie ampia, ossia il fondo del cono di espansione. Inoltre va ricordato che i motori a razzo non agiscono per spinta "contro" una superficie, ma per pura reazione (è per questo che funzionano anche nello spazio, dove non c'è nulla contro cui spingere): quindi quella che conta è la spinta all'ugello o più propriamente la velocità di uscita dei gas, mentre la spinta che arriva al suolo è irrilevante e può essere assai modesta.

A parte questo, quando un elicottero o un jet a decollo verticale come l'Harrier atterra su una spiaggia terrestre, produce forse un cratere?

Inoltre sulla Luna non c'è aria, quindi non si produce un nuvolone di polvere: semplicemente la polvere schizza via in tutte le direzioni. E infatti in tutti i filmati degli allunaggi si vede la polvere che schizza via quasi orizzontalmente, appunto senza formare le volute che invece formerebbe in presenza d'aria, a riprova del fatto che le immagini sono state riprese nel vuoto.

Non ci sono bruciature perché il carburante è sì caldo quando esce dall'ugello, ma si disperde grosso modo in un cono nel vuoto, raffreddandosi rapidamente a causa della propria espansione. Qualsiasi gas si raffredda quando si espande; è il principio sul quale si basano i frigoriferi.

Perché non si punta un telescopio sui punti di allunaggio e si guarda se ci sono le tracce lasciate dagli astronauti?

Perché nessuno dei telescopi terrestri disponibili è sufficientemente potente da poter rilevare gli oggetti lasciati sulla Luna dagli astronauti (apparecchi scientifici, automobili elettriche usate per le esplorazioni a lungo raggio, la sezione inferiore del modulo lunare, eccetera), la cui dimensione massima è dell'ordine di qualche metro.

Il fatto che i telescopi vedano galassie lontanissime, mentre la Luna è praticamente dietro l'angolo, non deve ingannare: senza addentrarmi in calcoli complicatissimi, le dimensioni apparenti degli oggetti lasciati sulla Luna sono minori di quelle dei corpi celesti ripresi così spettacolarmente dai telescopi. Sono sì molto più lontani, ma sono anche molto, molto, molto, molto più grandi.

Un sito Nasa che raccoglie alcune delle più belle foto astronomiche in assoluto contiene una pagina che spiega il problema in questi termini: il telescopio spaziale Hubble ha uno specchio di 2,4 metri di diametro. Con uno specchio di queste dimensioni, l'oggetto più piccolo distinguibile in un'immagine di Hubble, alla distanza della Luna (pari a circa 400.000 chilometri), ha un diametro di circa 80 metri. Il modulo lunare (l'oggetto più grande lasciato sulla Luna) è circa dieci volte più piccolo, per cui per vederlo ci vorrebbe un telescopio spaziale dieci volte più grande di Hubble. La foto mostrata nella medesima pagina mostra il modulo lunare sulla Luna, ma è stata presa dalla capsula Apollo in orbita intorno alla Luna, a soli cento chilometri di distanza.

Ci sono speranze però che il Very Large Telescope o VLT (http://www.eso.org/projects/vlt), situato in Cile, ce la possa fare. Il VLT è progettato per raggiungere una risoluzione angolare di 0,001 secondi d'arco alla lunghezza d'onda di 1 micrometro, pari a un angolo di 0,000000005 radianti. Traduzione: il VLT è in grado di vedere un oggetto grande due metri alla distanza Terra-Luna. Questo dovrebbe consentire di vedere chiaramente le basi dei moduli lunari rimasti sulla superficie del nostro satellite, che misurano circa cinque metri di diametro. Secondo il Telegraph del 25 novembre 2002, alcuni ricercatori europei avrebbero proprio intenzione di eseguire quest'esperimento.

Mi risulta però che il VLT non abbia ancora raggiunto la propria risoluzione teorica: secondo un comunicato stampa riguardante un'osservazione della stella Eta Carinae, il massimo risultato sinora ottenuto è una risoluzione di 0,005 secondi d'arco, ossia cinque volte peggiore di quella teorica. La tecnica utilizzata, fra l'altro, per il momento non produce vere e proprie immagini: è interferometria, prodotta combinando in modo particolare le immagini di più telescopi (in questo caso due, distanti 62 metri), e la risoluzione indicata si ha soltanto nella direzione parallela alla linea che unisce i due telescopi; occorre combinare più telescopi allineati in varie direzioni per avere una vera e propria risoluzione bidimensionale.

Non che questo cambierebbe qualcosa per i complottisti, che anzi hanno già messo le mani avanti. Per esempio, lo stesso articolo del Telegraph riferisce che Marcus Allen, editore della rivista britannica Nexus e complottista da tempo immemorabile, afferma che eventuali immagini dei moduli lunari non dimostrerebbero comunque che gli americani misero degli uomini sulla Luna nel 1969. I moduli lunari, pare di capire, secondo lui potrebbero essere stati depositati sulla Luna da sonde automatiche. Anche le impronte degli astronauti potrebbero essere state realizzate con un dispositivo automatico, una sorta di robottino con gli stivali (non ridete).

Un altro modo per vedere dettagli così minuscoli è avvicinarsi alla Luna: e infatti sono in corso varie missioni automatiche verso la Luna, realizzate da India, Cina, Giappone e Stati Uniti. Dubito comunque che questo metterà finalmente a tacere i superscettici: argomenteranno che anche le foto delle sonde sono false e create magari con l'aiuto di George Lucas.

In attesa di questa o altre ricognizioni ravvicinate, dobbiamo accontentarci delle foto scattate dalla sonda americana Clementine nel 1994, che mostrano molto vagamente la chiazza scura (indicata dalla lettera A) lasciata dall'allunaggio dell'Apollo 15. L'ubicazione della chiazza coincide esattamente con il punto dell'allunaggio, ma di certo questa non può essere considerata una prova conclusiva: è semplicemente un'indicazione della difficoltà di ottenere una foto degli sbarchi.

[foto sito Apollo 15 scattata da Clementine]

La lettera A indica la chiazza scura prodotta dall'allunaggio dell'Apollo 15 in una foto scattata dalla sonda automatica Clementine.
Le lettere B e C indicano crateri formatisi di recente.
Fonte: Space.com.

C'è un sacco di gente che crede che sia stata una messinscena, per cui deve essere stata una messinscena!

Il fatto che ci sia una percentuale di persone che credono a una teoria non dimostra affatto che la teoria sia valida.

Un sacco di gente crede che l'evoluzione sia una bufala o crede agli UFO, alle streghe o al potere delle piramidi, o che se metti una bottiglia d'acqua fuori della porta i gatti si confondono e non pisciano li, ma questo non rende più reale nessuna di queste ipotesi.

Comunque, secondo un sondaggio Gallup del 1999, solo il 6% degli americani crede al complotto lunare (fonte).

Se la NASA ha stanziato dei fondi per smentire la tesi del complotto, vuol dire che c'è sotto qualcosa

Errore. La NASA aveva in effetti pensato di finanziare Jim Oberg per un libro di smentita (con soli 15.000 dollari), ma a novembre 2002 ha disdetto il progetto proprio perché c'è gente che l'avrebbe interpretato come conferma delle proprie teorie. Fonte: BBC.

Nessuno ha più messo piede sulla Luna da quel lontano 1969

Errore. Le missioni lunari sono finite nel dicembre 1972. Fonte: NASA.

Come mai non ci provarono i russi?

Ci provarono eccome. Solo che il loro grande razzo vettore N1, progettato appositamente per la missione lunare, aveva una spiacevole tendenza a esplodere. Per cui il progetto fallì, gli americani arrivarono primi, e il piano lunare sovietico fu abbandonato. Ma la documentazione è rimasta.

Come mai Gagarin (il primo uomo in orbita) ha dedicati vie, monumenti, libri, pagine di libri di testo mentre Armstrong e compagnia ben poco, sebbene la loro impresa fosse stata epocale?

Gagarin fu il frutto di un regime che notoriamente sfruttava le occasioni di propaganda fino all'osso. E poi Gagarin è morto giovane in un incidente aereo: Armstrong, Aldrin e Collins no, grazie al cielo. Neil Armstrong ha comunque varie scuole e risorse pubbliche dedicati al suo nome. Posso fornire un elenco, se serve.

Fra l'altro, Aldrin mena ancora cazzotti storici a chi gli si avvicina e lo molesta e insulta dicendo che lui sulla Luna non ci è mai andato. C'è uno spettacolare filmato di settembre 2002 in cui Aldrin viene molestato da Bart Sibrel, noto complottista che perseguita da anni gli astronauti. Potete vedere il filmato anche su Youtube qui.

Sibrel chiede insistemente ad Aldrin di giurare sulla Bibbia che aveva camminato sulla Luna. Aldrin rifiuta. Sibrel, allora, chiama Aldrin "ladro, bugiardo e codardo"). Il settantenne Aldrin risponde stendendo il corpulento complottista trentasettenne con un pugno.

C'è chi sospetta, comunque, che il filmato non sia autentico ma che Sibrel abbia simulato il fatto che il pugno sia arrivato a destinazione. Chi di simulazione ferisce, di simulazione perisce.

Come è possibile che quasi 40 anni fa, quando non esistevano nemmeno le calcolatrici, si sia andati sulla Luna, dove di fatto non si era potuta fare nessuna prova precedente, con un regolo e dei comandi "manuali"?

Primo: le prove precedenti, di attracco e sgancio e riattracco, di rendezvous orbitale eccetera, sono state fatte eccome, nelle missioni Gemini. Prima dello sbarco sulla Luna, si è fatta la prova generale per ben quattro volte con l'Apollo 7, 8, 9 e 10 (fonte: NASA). I comandi non erano affatto manuali, ma computerizzati con supervisione umana. I computer di bordo erano molto limitati e dipendevano dai grandi calcolatori a terra.

Secondo: la tecnologia degli anni Sessanta era modesta rispetto a oggi ma comunque sufficiente. Lasciate fare agli ingegneri, senza imporre loro limiti di spesa come si fece allora, e vedrete cosa vi fanno. Esempio: il Concorde.

Terzo: i veicoli Apollo avevano comunque a bordo dei computer molto rudimentali ma sufficienti allo scopo, anche perché i computer principali erano a terra e a bordo non c'erano due fruttivendoli, ma piloti esperti rigorosamente addestrati a fare i calcoli per le manovre.

Quarto: se pensate che la tecnologia USA fosse così insufficiente, allora pensate che anche le missioni sovietiche siano bufale? I sovietici erano tecnologicamente ancora più primitivi.

Perché mai nessuno ha ritentato l'impresa?

Perché costa ed è rischiosa, dannazione, e non si spendono miliardi e rischiano vite solo per fare contenti i complottisti. A meno che, naturalmente, paghino loro e si offrano come passeggeri. Ci deve essere un motivo molto forte per rischiare e spendere pur di andare sulla Luna, e per ora, passato il prestigio politico del primo sbarco, questo motivo non c'è.

Perché mandiamo le sonde su Marte ma non ne mandiamo una a fotografare distintamente il suolo lunare, residui degli allunaggi compresi?

Sempre perché costa e non c'è motivo di farlo. Pagate voi?

Oltretutto, se anche lo si facesse, i complottisti non sarebbero comunque contenti: direbbero che le foto sono false e che comunque dimostrano solo che sulla Luna ci sono dei pezzi di veicolo spaziale ma non provano che nel 1969 ci siano stati degli astronauti. E allora che senso ha spendere tanti soldi?

Come è possibile che tutto sia andato così perfettamente liscio?

"Perfettamente liscio"? State scherzando? Su sette missioni lunari, una è fallitaTre astronauti sono morti sulla rampa di lancio (Apollo 1). Basta leggere la documentazione. (Apollo 13).

Giusto per citare alcuni esempi: il computer di atterraggio del modulo lunare dell'Apollo 11 si è piantato ripetutamente durante l'allunaggio e l'Apollo 12 fu colpita da un fulmine al decollo. Altro che "perfettamente liscio".

Ma non si possono zittire questi complottisti una volta per sempre con una prova inconfutabile?

E' una domanda sensata, ma purtroppo chi crede a queste ipotesi parte con dei preconcetti che rendono inutile ogni dimostrazione contraria. Noterete che molto spesso la gente crede al complotto semplicemente perché ha sentito dire che c'è qualcuno che ha scritto un libro in proposito. Con questi appunti non intendo certo far cambiare idea a chi crede: voglio solo fornire qualche spunto a chi vuol capire.

Una delle soluzioni più eleganti, visto che sta nascendo l'epoca dei viaggi spaziali commerciali, è caricare gli scettici su una cosmonave e portarli sulla Luna, così che possano verificare con i propri occhi. Poi, però, li lasciamo là, così la smettono di rompere l'anima e sminuire il genio, il duro lavoro e i sacrifici di chi ha lavorato ai programmi spaziali, a volte rimettendoci la vita. Perché è questo che fanno i complottisti: si sentono superiori ai comuni mortali perché loro sanno la Verità che noi poveri scemi non riusciamo a cogliere.

Ma mi sa che anche così probabilmente non ci crederebbero: penserebbero a un viaggio simulato o a qualche altra "spiegazione" strampalata. Almeno finché non vanno a fare una passeggiata all'aperto. Senza tuta spaziale, s'intende.

Le prove verificabili a favore degli sbarchi

Ci sono comunque alcuni esperimenti che si possono davvero fare, persino adesso che sono passati più di trent'anni, per dimostrare che sulla Luna qualcuno c'è andato davvero. Purtroppo non sono semplici e intuitivi come lo sarebbe guardare attraverso un telescopio, ma per chi ha un minimo di cognizione scientifica e non ha il paraocchi sono più che lampanti.

Riflettori laser

Per esempio, sulla Luna ci sono numerosi riflettori laser lasciati dalle missioni Apollo 11, 14 e 15 e anche dalle missioni automatiche sovietiche: una sorta di specchio, o più propriamente un catarifrangente, dalle proprietà simili a quelle dei cartelli stradali, che riflette intensamente la luce nella direzione dalla quale proviene. Basta puntare un fascio di luce su una zona ben precisa della superficie lunare per ottenere un bel riflesso che non potrebbe prodursi diversamente.

Purtroppo è un esperimento difficile da realizzare: non basta una luce normale, ci vuole un laser molto potente (in fin dei conti, sono quattrocentomila chilometri di distanza, mica bazzecole). Ma è realizzabile in qualsiasi momento, e anzi viene effettuato quotidianamente da numerosi osservatori per misurare la distanza Terra-Luna con estrema precisione. Se volete saperne di più, c'è un'ottima descrizione dei riflettori, con foto e mappa delle loro ubicazioni sulla Luna, presso questo sito.

In teoria i riflettori potrebbero essere stati collocati senza intervento umano sul posto, per cui questo esperimento non confermerebbe inequivocabilmente la presenza umana sulla Luna nel 1969 e negli anni successivi. Volendo fare i complottisti, l'unica prova schiacciante sarebbe il reperimento di un cadavere di astronauta sul suolo lunare. Ma di cadaveri, per fortuna, non ce ne sono, anche se c'è mancato poco.

Campioni di roccia

Ci sono anche i campioni di roccia lunare (non solo quelli americani, ma anche quelli sovietici), che basta esaminare per verificare che sono chimicamente diversissimi da ogni roccia terrestre, ma bisogna essere geologi per capirlo.

Certo potrebbero essere arrivati sulla Terra con altri mezzi, ad esempio tramite sonde automatiche. Un'altra spiegazione sarebbe data da meteoriti che hanno impattato sulla Luna e ne hanno fatto schizzare via dei frammenti, alcuni dei quali sono caduti sulla Terra: ma in tal caso avrebbero chiari segni dell'arroventamento causato dal loro passaggio ad altissima velocità attraverso l'atmosfera terrestre.

Le rocce lunari, liberamente esaminabili, non hanno segni di questo genere, e dimostrano che perlomeno un veicolo (non necessariamente con persone a bordo) è stato sulla Luna.

Filmati fisicamente impossibili

Sarebbe stato comunque impossibile realizzare in studio i filmati dello sbarco. Ci sono alcune caratteristiche fisiche dell'ambiente lunare, come la mancanza d'aria e la gravità ridotta, che non si possono duplicare sulla Terra.

  • La polvere sollevata dalle ruote del Lunar Rover (l'automobilina portata sulla Luna nelle missioni successive) viene proiettata secondo un arco perfetto: se ci fosse aria, formerebbe delle volute turbinose. Questo è un effetto ottenibile soltanto nel vuoto.
  • Il modo in cui gli astronauti saltellano sulla superficie lunare è realizzabile soltanto in un ambiente a gravità ridotta. Se si cerca di ricreare l'effetto usando fili o altre tecniche tipiche del mondo cinematografico, come il rallentatore, si ottiene un comportamento vistosamente diverso e rilevabile anche da un occhio non esperto.

La burocrazia

Naturalmente c'è anche l'immensa mole di dati pubblicamente consultabili: i progetti, gli schemi tecnici, il software, i piani di volo, gli archivi, gli inventari, le infinite procedure burocratiche, gli appalti, i collaudi... Tutti meticolosamente documentati e protocollati come solo un progetto governativo sa fare.

Per creare la messinscena, sarebbe stato necessario inventare di sana pianta tutto questo monumentale apparato di scartoffie, e inventarlo senza mai cadere in contraddizione. Un'impresa forse ancora più difficile che andare sulla Luna per davvero.

Il segreto meglio tenuto della storia?

Ciliegina sulla torta, c'è il piccolo problema che per far funzionare tutta questa messinscena bisognerebbe riuscire a tenere vincolate alla consegna al silenzio per decenni le centinaia di migliaia di persone (non esagero, sono cifre di dominio pubblico) che hanno lavorato al progetto.

Sono ormai passati quasi cinquant'anni, e non c'è stata neppure una confessione in punto di morte di un ex dipendente della NASA o di una delle tantissime società private coinvolte nel progetto. Pensate quanto avrebbe dato il KGB per trovare una talpa che le vendesse la soffiata del secolo, ossia che era tutta una finta. Niente da fare.

Se volete un esempio notevole di come sia difficile mantenere un segreto anche quando la posta in gioco è altissima, leggetevi la storia della nave Glomar Explorer. L'11 aprile 1968, un sottomarino sovietico di classe Golf-II, armato di missili balistici nucleari, affondò circa 750 miglia a nord ovest delle Hawaii, depositandosi sul fondo marino a 5200 metri di profondità.

Le navi sovietiche tentarono invano di trovarlo. Gli americani, invece, sapevano esattamente dov'era situato, ma si guardarono bene dal dirlo ai sovietici: l'occasione di mettere le mani su una delle armi di punta dell'arsenale nemico era troppo ghiotta. Infatti commissionarono una nave, la Glomar Explorer, che fu spacciata per una nave per la ricerca mineraria sottomarina: scusa plausibile, dato che è noto che il fondo del Pacifico è lastricato di noduli preziosissimi di manganese, ferro, nichel e cobalto.

Nel 1974, la nave andò sul luogo della tragedia e ripescò alcuni componenti del sottomarino sovietico. Il segreto fu spiattellato nemmeno un anno dopo dal Los Angeles Times. La storia è descritta qui.

Le domande da fare ai "credenti"

Se vi capita di discutere con chi crede all'ipotesi della messinscena cinematografica, troverete che questi credenti hanno la battuta pronta, perché hanno studiato (su libri deliranti, ma comunque hanno studiato). Bisogna essere preparati per rispondere a tono alle loro argomentazioni. Potete provare a metterli in crisi con qualche domanda che magari non vi viene in mente al volo:

  • Perché si sospetta la messinscena da parte statunitense, mentre non si solleva alcuna obiezione sulle missioni lunari sovietiche, che non portarono cosmonauti ma comunque andarono sulla Luna e ne riportarono campioni di roccia?
  • Perché i sovietici, che pure avevano un sistema di spionaggio sofisticatissimo, non si sono accorti della messinscena e non l'hanno denunciata al mondo? Ne avrebbero avuto tutti i motivi. Far fare una figuraccia ai rivali capitalisti degenerati sarebbe stata un'occasione ghiottissima. Eppure rimasero zitti. Come mai?
    Una delle risposte preferite dei complottisti a questa domanda è "perché avevano anche loro i loro scheletri nell'armadio". Dicono che prima del famoso "primo uomo nello spazio" (Yuri Gagarin) ci furono altre missioni che fallirono. Gagarin sarebbe stato semplicemente il primo a tornare vivo.
    A parte il fatto che usare un'ipotesi di complotto per giustificarne un'altra non è il massimo del rigore scientifico (non ci sono conferme autorevoli di queste missioni pre-Gagarin), durante la Guerra Fredda gli USA non si fecero scrupolo di denunciare le falsità della propaganda sovietica e viceversa, per cui sembra assai implausibile che si siano fatti questa reciproca cortesia di stare zitti soltanto per i voli spaziali, così carichi di prestigio politico.
  • C'è una sola foto (e pure brutta) di Neil Armstrong sulla Luna. Se le foto sono state fatte in studio, come mai non hanno pensato a farne un po' anche ad Armstrong, visto che tutto sommato era il personaggio più "storico", essendo il primo uomo sulla Luna?
  • I veicoli usati per le missioni furono progettati e fabbricati da società commerciali, nelle quali notoriamente la segretezza non è mai perfetta. Come mai, in tutti questi anni, nessuno dei cinquecentomila dipendenti della Boeing, della Grumman e delle altre società coinvolte (subappaltatrici comprese) si è mai fatto avanti per denunciare la truffa, per dire "guardate che questo veicolo è finto, non funziona e se va sulla Luna si sfracella"? Come mai non c'è stata nessuna confessione in punto di morte, quando non c'era più nulla da perdere? Allora avrebbero costruito dei veicoli perfettamente funzionanti, fino all'ultimo bullone, e non li avrebbero usati?
  • Il filmato della ripartenza del modulo lunare dalla superficie della Luna, ripreso dalla telecamera automatica, mostra chiaramente che non c'è aria, perché polvere e frammenti vengono proiettati secondo linee rette invece di formare sbuffi o volute. Come sarebbe stato possibile ricreare un effetto del genere in studio, negli anni Sessanta?

http://www.attivissimo.net/antibufala/luna/apollo16lem_blastoff.jpg

Un fotogramma del decollo del modulo lunare, tratto dalla missione Apollo 16.

domenica 19 luglio 2009

mercoledì 15 luglio 2009

L-O-V-E

Scritta da Milt Gabler e Bert Kaempfert (non chiedetemi chi sono...) per Nat king Cole, il quale la inserì nel suo ultimo album, chiamato appunto L-O-V-E, prima della sua prematura morte. Morì nel 1965, a 46 anni per un tumore ai polmoni.

Ma la bellezza di questa canzone non è appassita nei decenni, infatti è stata registrata (in oridine cronologico) da: Frank Sinatra, Natalie Cole (la figlia di Cole), Michael Bublé e Joss Stone.

Il testo è questo:

L is for the way you look at me
O is for the only one I see
V is very, very extraordinary
E is even more than anyone that you adore can

Love is all that I can give to you
Love is more than just a game for two
Two in love can make it
Take my heart and please dont break it
Love was made for me and you

L is for the way you look at me
O is for the only one I see
V is very, very extraordinary
E is even more than anyone that you adore can

Love is all that I can give to you
Love is more than just a game for two
Two in love can make it
Take my heart and please dont break it
Love was made for me and you
Love was made for me and you
Love was made for me and you

E per chi non mastica l'inglese, aggiungo la relativa traduzione, per apprezzarne di più il significato (anche se in inglese è tutta un'altra storia...):

Titolo (Tradotto): Amore

L è per il modo in cui mi guardi
O è per l’unico che vedo
V è straordinario
E è anche più di chiunque tu adori possa fare

L’amore è tutto quello che posso darti
l’amore è più di un semplice gioco per due
due persone possono fare l’amore
prendi il mio cuore e per favore non spezzarlo
l’amore è stato fatto per me e per te

L è per il modo in cui mi guardi
O è per l’unico che vedo
V è straordinario
E è anche più di chiunque tu adori possa fare

L’amore è tutto quello che posso darti
l’amore è più di un semplice gioco per due
due persone possono fare l’amore
prendi il mio cuore e per favore non spezzarlo
l’amore è stato fatto per me e per te
l’amore è stato fatto per me e per te
l’amore è stato fatto per me e per te

Ricercando su youtube ho trovato la canzone cantata da Nat King Cole e da Joss Stone:

L-O-V-E - Nat King Cole




L-O-V-E - Joss Stone



Consiglio vivamente di aggiungere questa canzone nel vostro iPod.

lunedì 13 luglio 2009

Chuck Norris - Parte 1

http://reporting.journalism.ku.edu/fall08/adler-noland/assets_c/2008/12/chuck-norris-002-thumb-400x498.jpg


Molti di voi conosceranno Chuck Norris, che ha riscosso il maggior successo grazie ad una serie televisiva intitolata "Walker Texas Ranger", dove il ranger Walker (Chuck Norris appunto) combatte i malfattori a colpi di arti marziali.
Ebbene, da un paio di anni a questa parte (chi frequenta blog o forum già lo sa) si assiste ad un fenomeno chiamato "Chuck Norris Fact", ovvero si diffondo notizie inverosimili sul conto di Chuck Norris, nelle quali si parla della sua mascolinità, del suo corpo, della sua forza e dei suoi famosissimi calci rotanti.
In Italia il maggior sito di "invocazione" del ranger più famoso della Tv è Nonenciclopedia (una parodia dei Wikipedia), dove affermano che Chuck Norris sia, non solo più potente di Dio, ma che abbia anche contribuito alla realizzazione del sito.
Girovagando in giro per il web, se ne trovano davvero tante, ma piano piano stò cercando di riunirle tutte insieme (anche se la cosa è davvero complessa...)

So che è una cazzata a livello epocale, ma sentivo l'irrefrenabile bisogno di postarle..


1.Quando Chuck Norris fa sesso con un uomo, non è perché è gay, ma perché aveva finito le donne.



2.Chuck Norris non legge i libri. Li fissa fino a quando non ottiene le informazioni che gli servono.



3.Se chiedete l'ora a Chuck Norris lui vi risponderà "Ancora due secondi." Dopo aver chiesto "Ancora due secondi cosa?", vi colpisce con un calcio volante a girare.



4.Chuck Norris usa i profilattici stimolanti al rovescio, così può provare piacere.



5.Dal 1940, anno di nascita di Chuck Norris, le morti causate da calci volanti a girare sono aumentate del 13.000%.



6.Non ci sono disabili. Solo persone che hanno incontrato Chuck Norris.



7.Non c'è mento dietro alla barba di Chuck Norris. C'è solo un altro pugno.



8.Quelli che scorrono alla fine di una puntata di Walker Texas Ranger non sono i titoli di coda; in realtà è la lista delle persone che hanno ricevuto un calcio volante in faccia da Chuck Norris quel giorno.



9.Le lacrime di Chuck Norris curano il cancro. Il problema è che lui non ha mai pianto.



10. Chuck Norris non ha l'AIDS, ma lo trasmette comunque alle persone.



11.Un uomo una volta chiese a Chuck Norris se il suo vero nome fosse "Charles". Chuck Norris non rispose, si limitò a fissare l'uomo fino a farlo esplodere



12.Chuck Norris ha recentemente avuto l'idea di vendere la sua urina come bibita in lattina. Il nome della bevanda è Red Bull.



13.Chuck Norris può portare una donna all'orgasmo semplicemente indicandola con un dito e dicendo "booya".



14.Chuck Norris non dorme. Aspetta.



15.Chuck Norris una volta abbatté un aereo tedesco puntandolo con un dito e urlando "Bang!"



16.Dopo attenta analisi, il Presidente Truman scelse di lanciare la bomba atomica su Hiroshima all'alternativa di mandare Chuck Norris. Il motivo fu che venne ritenuta la soluzione più "umana".



17.Chuck Norris spesso chiede alle persone di tirargli il dito. Quando lo fanno, li colpisce con un calcio volante nell'addome. Dopodiché scoreggia.



18.Chuck Norris è attualmente in causa con l'NBC, reclamando il fatto che Law and Order sono i nomi depositati per le sue gambe.



19.Se riuscite a vedere Chuck Norris, lui può vedere voi. Se non riuscite a vedere Chuck Norris potreste essere a pochi secondi dalla vostra morte.



20.Chuck Norris usa un serpente a sonagli vivo come preservativo.



21.Gli Alieni esistono. Stanno semplicemente aspettando la morte di Chuck Norris, prima di attaccare.



22.L'ex-ragazza di Chuck Norris una volta gli chiese quanta legna avrebbe potuto fare una marmotta se le marmotte avessero potuto fare legna. Lui urlò: "COME OSI FARE RIME IN PRESENZA DI CHUCK NORRIS!" e le tagliò la gola. Tenendo la gola della ragazza ancora sanguinante tra le mani, muggì: "Nessuno prende per il culo Chuck!". Due anni e cinque mesi dopo, capì l'ironia dell'affermazione e rise così forte che chiunque nel raggio di 160km diventò sordo.



23.Chuck Norris era previsto come personaggio nel video game "Street Fighter II", ma fu rimosso dai Beta Testers perchè ogni bottone gli faceva comunque compiere un calcio a girare.



24.Quando l'uomo nero va a dormire,ogni notte controlla il suo armadio per vedere se c'è Chuck Norris.



25.Una volta un uomo cieco ha camminato sulle scarpe di Chuck Norris che ha detto: "Non sai chi sono io?, io sono Chuck Norris,p*****a!) La sola menzione del suo nome ha curato la cecità di quest'uomo! Purtroppo, la prima, l'ultima, e l'unica cosa che quest'uomo ha mai visto ,è stato un calcio volante di Chuck Norris.



26.Chuck Norris un volta ha mangiato 3 bistecche da 2 chili in un'ora. Ha speso i primi 45 minuti facendo sesso con la cameriera.



27.Un giorno Chuck Norris è apparso alla Madonna.



28.Chuck Norris può dividere per zero.



29.I bambini hanno paura del buio. Il buio ha paura di Chuck Norris.



30.Chuck Norris non va a caccia, perché la parola "caccia" implica possibilità di fallimento. Chuck Norris va ad uccidere.



31.Per dare prova che il cancro si può sconfiggere facilmente, si è fumato 15 stecche di sigarette al giorno per 2 anni per poi riscontrare 7 tipi diversi di cancro. Curò tutto con 30 minuti di palestra.



32.Durante un episodio di "Willy Il Principe di Bel-Air", sostituì per una cena Carlton e nessuno ci ha fatto caso.



33.Ogni fine settimana, Chuck prende a calci una dozzina di bianchi per dare prova che non è razzista.



34.Prima di andare sul set di "Walker Texas Ranger", si fa iniettare una dose multipla di tranquillizzanti per elefanti per limitare la sua forza e mobilità. Tutto questo per cercare di diminuire il livello di fatalità degli attori nelle scene di lotta.



35.Chuck Norris non parla. Lui pensa le parole e poi le manda al tuo cervello con un calcio volante.



36.Chuck Norris ha risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda col Teorema di Pitagora.



37.Chuck Norris non si lava i denti: mette il suo pugno davanti alla bocca e le placche saltano fuori.



38.L'elicottero è stato inventato dopo aver filmato Chuck Norris che faceva 8 calci volanti consecutivi.



39.Chuck Norris dona frequentemente sangue alla Croce Rossa. Non il suo.



40.Quando Chuck ha scoperto di non essere stato inserito nel Monte Rushmore, voleva lasciare il suo segno da qualche parte. Così ha colpito il terreno con un calcio volante e ha creato il Grand Canyon.



41.Se conti il numero di spermatozoi che i tuoi testicoli producono in una vita, sarà sempre inferiore al numero di donne che hanno avuto un orgasmo passando le mani fra i capelli di Chuck



42.Chuck Norris è la fonte di tutta la luce. Il sole prende il suo potere attraverso l'energia creata quando Chuck Norris colpisce chiunque con i suoi calci volanti.



43.Chuck Norris non caga. Espelle debolezza.



44.Una volta abbiamo dato una festa di laurea per Chuck: si è mangiato tutta la torta prima che riuscissimo a dirgli che c'era una spogliarellista nascosta dentro.



45.Chuck Norris perse la verginità prima di suo padre.



46.Mentre stava recitando per un episodio di Walker Texas Ranger, Chuck Norris resuscitò un agnello strofinando a lungo la sua barba su di esso. Poco dopo che l'animale era tornato in vita e una piccola folla si era raccolta attorno, Chuck Norris diede un calcio rotante all'animale, rompendone il collo, per ricordare ancora una volta alla folla che così come Chuck dà, Chuck toglie.



47.Chuck Norris non è resistente come un cavallo.. i cavalli sono resistenti come Chuck Norris.



48.Chuck Norris ha fatto il suo primo milione di dollari all'età di sei anni grazie alla fatina dei dentini. I denti che lasciava sotto il cuscino però non erano i suoi.



49.I comunisti in realtà non mangiano i bambini, perchè se li mangia prima Chuck Norris. I comunisti. E anche i bambini.



50.Durante un concerto dei Pooh, Chuck Norris ha fermato la musica.



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