martedì 30 marzo 2010

Stanco di tutto e di tutti...

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In questo periodo va tutto schifosamente storto: quello che mi circonda mi si rivolta contro e io non sto più reagendo. Avere tutte queste delusioni intorno mi gela l'anima e mi fa battere il cuore di battiti impercettibili, fini solo al corpo per sopravvivere. Non mi aspetto niente: la rabbia ha lasciato il posto all'incredulità, la speranza all'insipidità delle cose, il coraggio l'ho venduto tutto alle cause perse ed il sorriso si è plastificato. Ora mi resta solo da cercare e scrivere una soluzione che mi permetta di sfogarmi senza dover parlare obbligatoriamente con qualcuno.

Già, sono troppo orgoglioso per farlo... la maggior parte delle volte mi va di stare da solo, e la verità è che il sorriso che un tempo apparteneva al mio volto, ora si è spento.
Non ho più voglia di fare niente. E questo perché!? Perché niente va come dovrebbe!!!
Per diversi anni ho vissuto rifugiandomi nel mio mondo per sfuggire ai dispiaceri della vita: un mondo fantastico, immaginario, dove poter sognare e cancellare le cose brutte, dove sorridere e sperare quando la realtà era fredda e buia. Questa mia capacità di sdoppiarmi, per molto tempo, mi ha reso apparentemente felice, nel senso che sfuggire alla realtà mi donava sprazzi di felicità. Ma da qualche tempo ho chiuso anche con i sogni, poiché, quando rientravo nel reale, stavo ancora peggio, quindi ho deciso di rinunciare anche ai sogni.
Per tanto tempo ho sperato che arrivasse una persona che mi portasse via, qualcuno che sapesse finalmente darmi tutto ciò che vorrei e che mi manca, come ad esempio considerazione, stima, senza poi contare l'amore (ma inteso per come lo concepisco io, cioè una bellissima essenza di emozioni, un concentrato di tanti sentimenti, tutti bellissimi e puri). Per tanto tempo ho sognato qualcuno che arrivasse per consolarmi, perché mi sentissi finalmente realizzato, voluto bene.
Non mi sento una persona, ma una sorta di automa. Sono scoraggiato, demotivato, rassegnato e solitario. Forse scrivo perché in me c'è ancora un po’ di speranza.
Dicono che il tempo sistemi ogni piccola crepa nel cuore, come se fosse dotato di impercettibili poteri magici, in grado di affievolire la sofferenza.
Dicono che ad ogni azione corrisponde una reazione.
Dicono che solo noi stessi siamo in grado di cambiare il nostro destino. Ma sono arrivato al punto di pensare che forse sia proprio il destino a cambiare noi.
Tutto ciò che vorresti eliminare, cancellare, buttare o dimenticare, rimane dentro e brucia; insomma, ti distrugge, ma cerchi comunque di riprendere fiato. Cerchi tutto ciò che può aiutarti a non soffrire: ti chiudi in un guscio credendo che si possa risolvere ogni cosa. Ti auto convinci, ti auto illudi, ma ti fai solo del male perché di fronte a te hai la realtà, di fronte a te hai te stesso, quello vero e quello finto, quello recitato e quello mai conosciuto, quello che soffre, che grida, quello che sorride e che stringe i pugni, e non ti resta che sperare di rifiorire per trovare finalmente la tua serenità.
Non mi interessa essere migliore di qualcuno,non mi interessa essere il più belo fra tutti, non mi interessa essere il più intelligente, non mi interessa capeggiare tra tutti e nemmeno essere “quello che trascina” e decide che fare. No, non mi interessa.
Mi interessa solo cominciare a star bene con me stesso, guardarmi allo specchio e vedermi bello, non curante dei miei difetti, ad essere consapevole delle mie qualità, ad essere convinto di quel che faccio, a non scappare, ad iniziare ad accettarmi,ad essere sempre positivo, a tentare e a rischiare un po’… Voglio star bene, non voglio più sentirmi sbagliato, timoroso... Voglio correre e sfruttare tutte le occasioni che mi si presentano davanti, senza scappare.
A volte penso che sarò solo per sempre e che non mi succederà mai più niente di bello, che la vita non può far altro che riservarmi cose negative e che le persone che incontrerò mi faranno soltanto del male. E sono proprio quei momenti in cui mi verrebbe voglia di chiudermi dentro a un buco e non uscire mai più, o per lo meno vorrei essere come una tartaruga per potermi riparare dentro al mio guscio finché la tempesta non è passata, fino a quando non sarà tornato il sereno.
Invece non posso e ogni giorno devo affrontare questa realtà, sentendomi anche egoista, perché so che c'è gente che sta molto peggio di me, ma sta diventando difficile vivere col sorriso sulle labbra, continuare a dire che va tutto bene, quando non è vero, perché ormai non c'è più niente che va bene da un bel po’... Io mi sforzo, ci provo in tutti modi, ma niente sembra cambiare. E forse non cambierà mai...

2 commenti:

  1. Il ragazzo con cui mi frequento ha il tuo stesso problema...ma non so come aiutarlo...tu sei riuscito a superare tutto questo...? Mi sento cosi impotente nel vederlo cosi sofferente e il peggio è che vuole allontanarmi x farmi fare una vita più serena e tranquilla...

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  2. come ti capisco ti giuro :( ma nn possiamo mollare siamo solo noi la nostra forza..

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